Ladri non si fermano manco davanti ai ‘morti’, furto di mattonelle al cimitero Cappuccini Vecchi di Alcamo

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Ladri che non hanno rispetto nemmeno per i morti. Ladri autori di un furto sacrilego all’interno di una cappella, realizzata nel 1870 da una famiglia benestante alcamese. Cappella ben tenuta. E’ accaduto al cimitero Cappuccini Vecchi, il più antico camposanto che si trova in prossimità dell’omonima chiesa con accanto un monastero che fu abitato da una folta colonia di frati in un periodo in cui si calcola che ad Alcamo sfiorasse il numero di mille e 500 la presenza di religiosi e  religiose nei numerosi conventi e monasteri. Nella cappella, che ospita venti salme, l’ultima sepoltura dieci anni fa di una anziana signora, sono stati rubati gli antichi mattoni del pavimento.

Un furto fatto probabilmente da specialisti per non danneggiare i mattoni. Ad accorgersi che la pavimentazione era “nuda” un professionista andato a portare un fiore alla madre. In un primo momento ha pensato che qualche parente avesse deciso di effettuare lavori di manutenzione. Ma è stato sufficiente un giro di telefonate per capire che si era verificato il furto. Dalla  porta di ingresso penzolava una vecchia catinella con un lucchetto forzato. Il Cappuccini Vecchi è meta quotidiana di pellegrinaggi, di lavori di sepoltura e anche di manutenzione delle cappelle. Molto probabilmente qualcuno avrà pensato che in quella cappella si stessero effettuando lavori. Al Cappuccini Vecchi e non solo sono frequenti furti di vasi in marmo posti sulle tombe dove vengono messi fiori. In molti li hanno sostituiti con vasi in plastica molto più economici