La città di Corleone si spacca sull’arrivo di un ginecologo

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Corleone si divide per l’arrivo in ospedale di un ginecologo condannato per violenza sessuale, Si tratta di un ex primario di Villa Sofia di Palermo al quale in primo grado sono stati inflitti cinque anni e due mesi per una presunta violenza sessuale su una giovane tunisina. Parliamo di presunta perché la condanna è quella di primo grado e ora attraverso le altre varie fasi di giudizio la sentenza deve passar in giudicato. Il ginecologo è  Biagio Adile che venne arrestato sei anni fa e poi finito sotto processo. E’ stato l’unico a rispondere al bando per il lavoro negli ospedali di Corleone e Petralia Sottana. Adile  non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari. Il procedimento è ancora in corso. Quando nel 2017 scoppiò il caso il medio decise di andare in pensione, ma poi  restò in servizio. Dal punto di vista legislativo è tutto in regola, dicono all’Asp di Palermo. Il ginecologo quindi può lavorare negli ospedali e l’Asp alle prese con le croniche carenze di organico, cerca affannosamente medici da mandare nei nosocomi. Tale medico ha un buon curriculum professionale  ed ha sempre negato le accuse per le quali è finito sotto processo. A Corleone c’è chi  dice che non si farà mai visitare da questo medico e chi ne parla bene per avere risolto problemi di salute.