Flussi migratori, a Trapani al via seconda fase del progetto “I.c.a.r.e. 2”

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Un approccio integrato attraverso percorsi multidisciplinari per una migliore accoglienza e gestione dei flussi migratori. Questo è l’obiettivo del progetto “I.c.a.r.e. 2” dell’Asp di Trapani, presentato ieri in Prefettura. Una giornata di formazione dedicata agli operatori pubblici, privati e all’associazionismo sulla specifica condizione del migrante.

“Il progetto – ha spiegato Antonio Sparaco, dirigente dell’Asp – vuole fornire una chiave di lettura interdisciplinare al fenomeno migratorio, facilitare l’accesso alle cure e all’assistenza territoriale del migrante, approfondendo gli aspetti legati alla vulnerabilità e illustrando i percorsi assistenziali le organizzazioni presenti sul territorio”.
Alla giornata di formazione hanno partecipato il prefetto Filippina Cocuzza, il questore Salvatore La Rosa e il commissario straordinario dell’Asp Vincenzo Spera. Il Progetto I.C.A.R.E Integration and Community Care for Asylum and Refugees in Emegency – in collaborazione con ASP Trapani ha l’obiettivo di migliorare l’accesso alle cure per i richiedenti e titolari di protezione internazionale nei servizi sanitari territoriali ottimizzando la fase di assistenza di II livello e specialistica.

Il progetto in Sicilia prevede la realizzazione di alcun azioni codificate. Ciascuna prevede lo sviluppo di attività formative nei territori delle nove ASP siciliane. In particolare, le azioni. si articolano in 2 giornate di formazione – 50 destinatari per anno – prevedono 2 formatori e un coordinatore organizzativo per ciascuna delle nove ASP. Previste 2 giornate di formazione – 80 destinatari per anno – per l’utilizzo dell’applicazione informatica su scala nazionale per la raccolta digitale della storia sanitaria del migrante, prevede 4 formatori e un coordinatore organizzativo per ciascuna delle nove ASP.  Destinatari gli operatori del sociale: professionisti sanitari e sociosanitari 12 ostetriche, psicologi, medici. Fonte di finanziamento:Grant Agreemen, ora si passa alla seconda fase, dopo l’inizio di tre anni fa.