Istituto ‘Pio X’ di Valderice, nessun maltrattamento ai bimbi. Assolti altri operatori

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L’indagine per maltrattamenti scattata nel gennaio del 2013 fece grande scalpore. Ai domiciliari finì, una suora, Teresa Mandirà, originaria di Mazara, che allora aveva 76 anni, nel frattempo deceduta, molto nota e stimata ad Alcamo per avere gestito un asilo nella via Sant’Oliva. Quando la squadra mobile eseguì le ordinanze, su disposizione del gip, suor Mandirà era un’operatrice dell’istituto “Pio X” di Valderice. La religiosa fini’ ai domiciliari. Ad un’altra suora Yvonne Noah, di origine camerunense e a 4 dipendenti venne imposto il divieto di avvicinarsi ai bambini, che nel frattempo in via cautelativa erano stati trasferiti in altri centri. Erano accusati di maltrattamenti e lesioni personali. Nei vari processi sono state emesse sentenze  di assoluzione, e ora è ne arrivata un’altra per due imputati da parte della Corte di appello di Palermo, che pone fine “ a sofferenze patite ingiustamente – dice l’avvocato Francesco Galati-  e che sempre hanno professato la loro innocenza”.  La Corte di appello di Palermo, sezione IV, ha assolto per non avere commesso il fatto Maria Mazara di Valderice, difesa dall’avvocato Andrea Miceli, e l’alcamese Carlo Cammarata, assistito da Francesco Galati. In origine erano stati accusati di maltrattamenti e lesioni personali, reati derubricati in primo grado in abuso di mezzi di corruzione per i quali era stata inflitta la pena di 4 mesi nel febbraio del 2018. Avevano proposto appello e nel frattempo anche  altri imputati sono stati  definitivamente scagionati.

Ieri nella sentenza di assoluzione i giudici di appello hanno “revocato le statuizioni civili e condannato la parte civile appellante Antonina Romeo al pagamento delle ulteriori spese processuali nonché alla refusione delle spese sostenute nel presente grado di giudizio dagli imputati Maria Mazara, Carlo Cammarata, Laura Milana, Yvonne Noah che liquida in euro mille e 200 ciascuna”. L’indagine cominciò dopo la denuncia dei genitori di un bambino di 8 anni affidato, su provvedimento del Tribunale dei minorenni di Palermo, all’istituto “Pio X”.  La coppia aveva denunciato che il loro figlio era stato picchiato da alcuni operatori e in particolare da suor Teresa, che respinse immediatamente le accuse. Un altro bambino avrebbe ripreso col proprio cellulare una scena in cui si vedeva la suora picchiare il minore. Il video venne consegnato dai genitori alla polizia. Secondo il racconto di alcuni bambini, smontato dai difensori, sarebbero state vittime di episodi di violenza fisica e psicologica. Di vessazioni come la corresponsione di cibi in cattivo stato di conservazione, riscaldamenti spenti, docce con acqua fredda. Già nel febbraio del 2018 il giudice monocratico del tribunale di  Trapani aveva assolto dall’accusa di maltrattamenti e lesioni personali perché il fatto non sussiste dirigenti e operatori dell’istituto religioso Pio X. Reati derubricati in abuso di mezzi di educazione con condanne a 4 mesi. In appello è caduta anche questa accusa e quindi è scattata l’assoluzione per non avere commesso il fatto.