IPAB”Mangione”, 18 stipendi arretrati. Molto meglio la “Pastore-San Pietro”

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Sono due le IPAB, le ex opere pie di beneficenza e assistenza, presenti sul territorio di Alcamo. Una ha messo assieme la Pia Opera Pastore e la San Pietro mentre l’altra è sempre stata denominata ‘Mangione’ con lo specifico compito di assistere e fare alloggiare gli anziani. La prima, da quattro anni diretta dal commissario Vito Giuliana, partinicese e funzionario regionale, viaggia con un ritardo medio nel pagamento degli stipendi di sei mesi ma è riuscita ad azzerare del tutto la rande mole di arretrati per i contributi previdenziali. L’altra IPAB alcamese, quella da tutti conosciuta come il ‘Boccone del Povero’, versa invece in una situazione economico-finanziaria molto più disastrosa.

I dieci dipendenti di ruolo de ‘Mangione’ e gli altrettanti contrattisti hanno ricevuto l’ultimo stipendio nel marzo del 2021. Attendono quindi 18 mensilità oltre alla tredicesima. Una situazione drammatica dalla quale però il CdA è convinto di potere uscire. Il blocco degli stipendi era stato causato dalla mancanza del DURC. Il documento unico di regolarità contributiva necessario per poter ricevere i pagamenti delle rette e tutti gli altri introiti. Finalmente l’IPAB Mangione è tornata in possesso del DURC, con un piano di rientro concordato con l’Agenzia delle Entrate, e quindi potrà incassare le rette e cominciare a pagare gli stipendi arretrati.

L’ente è stato davvero sull’orlo del fallimento ed è riuscito a sopravvivere grazie all’abnegazione del CDA i cui componenti, talvolta, hanno messo mano a portafogli per fare la spesa e poter far mangiare gli anziani ospiti. Una crisi che, oltre ai problemi legati alla contribuzione previdenziale, passa anche dai tanti posti vacanti in struttura. Attualmente è presente poco più del 50% degli ospiti e questo significa circa la metà in meno delle rette. Nel giro di qualche settimana i dipendenti del Mangione cominceranno a percepire alcuni stipendi arretrati ma arrivare a colmare il pregresso, 18 mesi più la tredicesima, sembra davvero un’impresa titanica.