IPAB ‘Pastore-San Pietro’, educatori rifiutano incremento ore. Pronti licenziamenti

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Rischiano il licenziamento tre dei cinque educatori di una delle due comunità che operano presso l’Ipab ‘Pastore-San Pietro’ di Alcamo. Giovedì 23 febbraio il commissario Vito Giuliana, il cui incarico è stato recentemente rinnovato, incontrerà i sindacati per avviare le procedure per il licenziamento. Tutto ruota attorno a una vicenda paradossale. L’IPAB, infatti, aveva proposto agli educatori della comunità-alloggio ‘La coperta di Linus’ di incrementare il loro orario di lavoro settimanale con tanto di aumento di stipendi e quote accessorie. Da 17 ore e 36 minuti a settimana sarebbero passati a 30 ore.

La proposta era scaturita dalla richiesta del tribunale di Marsala di inviare nella struttura alcamese una minorenne gravida che, a breve, avrebbe partorito. Era quindi necessario avere il personale maggiormente presente per garantire e tutelare la sicurezza del neonato. In questi tempi di difficoltà economiche, chiunque farebbe salti di gioia per un incremento di orario e stipendi ed invece gli educatori dell’IPAB hanno rifiutato la proposta. Alla base ci sarebbero le rimostranze per le sei mensilità arretrate di stipendio. Non poca roba, ovviamente, ma di gran lunga inferiore a tante altre IPAB che devono ai dipendenti anche 17 mensilità arretrate. Da qui è scattata la decisione della direzione di procedere a tre licenziamenti su cinque. A rischio quindi anche la sopravvivenza della comunità-alloggio ‘La coperta di Linus’.

In questa struttura gli ospiti attualmente sono tre per una capacità massima di dieci. E’ chiaro che per pagare gli stipendi necessitano più rette e quindi più ospiti. Passare da tre a cinque, con la ragazza marsalese e il neonato, sarebbe già stato qualcosa. Nei locali dell’IPAB ‘Pastore-San Pietro’ opera anche un’altra comunità, il centro ‘Adamo’, che accoglie nelle ore diurne i giovani disagiati segnalati dai servizi sociali del comune di Alcamo. Dalla Regione, inoltre, sarebbe pronto un finanziamento per ristrutturare i locali di via Barone di San Giuseppe.