Interrogatorio in carcere per Messina Denaro, risposte di poco conto. Verbali non secretati

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Il procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, e l’aggiunto Paolo Guido si sono recati ieri nel carcere de L’Aquila per interrogare, per la prima volta, il boss Matteo Messina Denaro.  Assistito dal suo legale, l’avvocato Lorenza Guttadauro che è anche la nipote, l’ex super-latitante ha risposto soltanto ad alcune domande. L’interrogatorio è durato circa un’ora. A sorpresa il boss ha risposto ad alcune domande degli inquirenti. “Matteo Messina Denaro sta bene, è in totale isolamento senza contatti con nessuno ed è curato nel migliore dei modi”, ha detto l’aggiunto Paolo Guido, uscendo dal penitenziario. L’interrogatorio si è svolto in una stanza attigua alla camera in cui il capomafia è detenuto al 41bis. Si tratta della stessa stanza in cui il boss si sottopone alla chemioterapia. Il corteo di scorta a De Lucia e Guido, composto da cinque auto, era arrivato nel carcere de L’Aquila nel pomeriggio di ieri. Gran parte del tempo è stato impiegato per la preparazione del confronto.

Secondo l’agenzia Ansa le risposte del padrino castelvetranese non avrebbero dato alcun contributo significativo al quadro delle indagini. Tanto è vero che tutto si è risolto in poco tempo e al verbale non è stato opposto neanche il segreto. Se ne deduce che non contenga colpi di scena né elementi decisivi. Il riserbo degli inquirenti, però, è rimasto ugualmente strettissimo. Matteo Messina Denaro si torva rinchiuso nel carcere abruzzese da quasi un mese. Arrestato il 16 gennaio scorso a Palermo alla clinica La Maddalena, dopo 30 anni di latitanza, fino a questo momento il boss di Castelvetrano non era mai stato formalmente sentito dai magistrati. Ad onor del vero i pm avevano già parlato con Messina Denaro a Palermo, la sera stessa dell’arresto, poco prima che il boss venisse trasferito dall’aeroporto di Boccadifalco a Pescara e da lì a L’Aquila. “Non voglio collaborare” era stato il senso di quello che aveva detto il padrino al capo della procura di Palermo e all’aggiunto.