In un primo momento il sopralluogo dei vigili del fuoco non aveva fatto ipotizzare alcun dolo. Insomma il lavoro fatto bene dall’incendiario aveva fatto pensare a un semplice corto circuito. I successivi controlli dei filmati di alcune telecamere di videosorveglianza avrebbero poi condotto i carabinieri di Alcamo a seguire altre piste per l’incendio che, un paio di notti fa, ha distrutto una Lancia Ypsilon di colore azzurro parcheggiata in via Scio.
Le fiamme hanno creato un po’ di trambusto tra i residenti della zona svegliati dall’odore acre del fumo e dalle sirene. L’autovettura incendiata appartiene a una giovane ragazza alcamese che avrebbe alcuni legami di parentela con una famiglia di commercianti che gestisce un paio di negozi.
Le indagini dei carabinieri ruotano comunque a 360 gradi. Da qualche tempo ad Alcamo non si registravano tali fuochi notturni. Ma queste becere abitudini, purtroppo, ci sono sempre state. Autovetture ma anche portoni di abitazioni sono state prese di mira non soltanto per ottenere qualcosa da commercianti o imprenditori, vale a dire intimidazioni in ambito di pizzo, ma anche per vicende sentimentali, dissidi familiari e talvolta pure per motivi ancora più futili.
Un piccolo sgarro o un comportamento involontario e spesso si ricorre al cosiddetto ‘adesso te la faccio pagare’. Da qui ad arrivare a dar fuoco all’autovettura del rivale, del nemico o della persona da taglieggiare, il passo spesso ad Alcamo è apparso veramente breve.
