L’ultima indagine è stata davvero lampo grazie alla collaborazione di un cittadino che si trovava nella zona di Nubia dove, il 13 ottobre scorso, un uomo aveva appiccato il fuoco. La solita giornata di scirocco e la relativa vasta propagazione delle fiamme. Sono tre gli incendi sui quali la procura di Trapani, grazie ad un apposito pool appena nato che ha messo insieme le forze dell’ordine e la prefettura, ha fatto luce procedendo agli arresti. Per il rogo di Nubia i carabinieri hanno portato in carcere un 51enne pregiudicato che aveva appiccato le fiamme in due punti della riserva naturale orientata “saline di Trapani e Paceco”. Un 49enne di Custonaci (gravato da numerosi pregiudizi di polizia per analoghi e pregressi episodi di incendi) è stato invece arrestato pe il rogo del 20 settembre alla vegetazione di una zona del territorio custonacese tra via Dante Alighieri e Piazza Campicello. In poco tempo i carabinieri hanno individuato l’autore visto da qualcuno mentre lanciava dal finestrino lato passeggero un oggetto che caduto sul terreno aveva causato l’innesco dell’incendio. Altro arresto ad Alcamo per le fiamme che causarono parecchio panico il 27 agosto scorso. Un operaio stagionale della forestale è stato posto ai domiciliari. Si tratta di un uomo di 56 anni che ha messo a rischio case, autovetture, l’istituto scolastico Danilo Dolci e anche un deposito di carburanti. Secondo la procura il forestale avrebbe appiccato le fiamme con dolo e non si sarebbe trattato né di una disattenzione e nemmeno di una leggerezza.