Il Santo Rosario al posto delle canzoni del flash-mob. Ad Alcamo quartiere guidato dall’altoparlante

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A sinistra Via Nizza, a destra Frà Fedele

La stragrande maggioranza delle famiglie che abitano fra 4 strade e una piazzetta di Alcamo, grazie a microfono e altoparlante, recita ogni giorno il Santo Rosario. Due appuntamenti al giorno: il primo alle 16, con i canti che cominciano mezz’ora prima, e il secondo intorno alle 19,30. La scorsa settimana qualcuno che abita nei pressi, aveva protestato lamentando il disturbo della quiete pubblica e si era anche ricolto ai vigili urbani.

L’iniziativa avviene ad Alcamo in via Nizza, grazie alla famiglia Maltese che dal balcone, con l’ausilio di un altoparlante, coinvolge decine e decine di fedeli che partecipano e recitano il Rosario sia lungo circa 200 metri della stessa via ma anche nelle strade adiacenti, come via Fundarò e via Nino Navarra, e nella piazzetta. Negli ultimi giorni, con l’aggravarsi del numero dei nuovi contagiati e dei decessi, moltissime famiglie hanno preferito sostituire i flash-mob fatti da canzoni e musica con la recita delle preghiere, un momento molto importante per tutti i fedeli e certamente più adatto alla tragicità del momento.

Iniziative simili a quella alcamese di via Nizza si stanno svolgendo dappertutto. Una, a Cosenza, vede protagonista un personaggio molto noto, frate Fedele Bisceglia, il religioso, oggi ottantatreenne, che per anni ha guidato il tifo degli ultrà del Cosenza calcio. “Il farmaco più potente che ci sia è la preghiera” ha detto il francescano che ogni giorno, alle ore 15, prende il megafono, aumenta al massimo il volume e recita il Rosario dal balcone dell’abitazione in cui sta trascorrendo il periodo di isolamento, in un piccolo centro del cosentino. Ad Alcamo, in via Nizza, stessa iniziativa, tutti i giorni, anche oggi, nel primo pomeriggio e po alle sera, alle 19 circa.