Guerra Comune di Alcamo-vigili urbani, alle porte uno sciopero?

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Sono sempre più sul piede di guerra i vigili urbani di Alcamo. I caschi bianchi sono pronti allo sciopero se nell’incontro programmato per domenica prossima alle 17, nella sala conferenze del Collegio dei Gesuiti di Alcamo, non dovessero arrivare le risposte alla vertenze che da anni il corpo porta avanti e che sono sfociate persino in decreti ingiuntivi nei confronti del municipio. Si tratta di tutta una serie di indennità e surplus allo stipendio tabellare che non sono stati pagati ancora a distanza di anni o per cui il Comune ha posto il divieto di liquidazione per una diversa interpretazione normativa. Una situazione di stallo che già aveva portato i vigili urbani a dichiarare ad inizio anno lo stato di agitazione: ora però minacciano addirittura l’astensione dal lavoro, persino in giornate delicate come Ferragosto oppure per la commemorazione dei defunti. “Sono fiducioso che non si arrivi a questo punto – afferma Ignazio Calvaruso, delegato territoriale del Cobas pubblico impiego che ha convocato per domenica l’incontro pubblico -. E’ chiaro che però vogliamo risposte certe dall’amministrazione comunale”. Tantissime le rivendicazioni portate avanti: quella più importante è sicuramente la questione degli straordinari non pagati che risalgono al 2012. In pratica quell’anno il Comune sforò il budget previsto in bilancio di circa il 40 per cento: soldi che non sono mai stati recuperati e liquidati negli anni successivi. Ultimamente ci sono state delle vere e proprie denunce al giudice del lavoro di Trapani che ha emesso decreti ingiuntivi nei confronti del Comune di Alcamo: sei i casi di vigili urbani che l’hanno spuntata davanti al giudice per complessivi mille e 200 euro. In ballo però ci sono anche i ritardati pagamenti del salario accessorio, vale a dire indennità legate a festivi, disagio ed altre voci simili. Ancora l’intero anno 2015 non è stato liquidato e il biennio 2013 e 2014 solo ad inizio di quest’anno è stato corrisposto. C’è poi anche un’indennità di pubblica sicurezza di competenza regionale che non viene pagata dal 2014. “Altro nodo abbastanza complicato è poi relativo all’indennità dovuta per i festivi infrasettimanali – evidenzia Calandrino -. C’è un arretrato da smaltire di ben 25 mila euro. Dall’anno scorso però questa voce è stata bloccata così come la possibilità di ricorrere al riposo compensativo”. All’incontro di domenica pomeriggio sono stati invitati il sindaco Domenico Surdi, il vicecomandante della polizia municipale Giuseppe Fazio, l’assessore al ramo e i dirigenti dei Settori Personale e Finanziario, oltre alle diverse sigle sindacali.