‘Giornata del Diabete’, Sicilia maglia nera per mortalità

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In Sicilia la mortalità per diabete è doppia rispetto al resto di Italia. Il dato allarmante è stato divulgato ieri, in occasione della giornata mondiale del diabete, dal partinicese Vincenzo Provenzano, presidente nazionale della SIMDO, la Società Italiana Metabolismo, Diabete, Obesità. La data del 14 novembre 2021 rappresenta una ricorrenza importantissima, il centenario della scoperta dell’insulina, il farmaco che ha segnato il punto di svolta nella cura della malattia che colpisce milioni di persone nel mondo con dati in forte aumento in Italia e in particolar modo al Sud, in Sicilia, Campania e Puglia per via della diffusa obesità. Inoltre il 33% dei pazienti ha sviluppato anche patologie cardiovascolari. “È necessario sensibilizzare l’opinione pubblica – ha detto il diabetologo Vincenzo Provenzano – perché l’aumento esponenziale della malattia nella popolazione la rende un’emergenza a cui far fronte con tutte le forze disponibili. Non aumentano solo i casi di diabete mellito, quello di tipo 2 legato all’obesità, ma sono in aumento anche quelli nei bambini soprattutto nelle zone in cui le condizioni socio economico culturali sono meno elevate”.

“In questo purtroppo – ha sottolineato il presidente SIMDO che è anche primario di Diabetologia all’ospedale Civico di Partinico – la Sicilia è maglia nera con una mortalità doppia rispetto al resto di Italia, tripla rispetto al Trentino e al Friuli, e nelle conseguenze gravi come l’amputazione del piede. È comunque encomiabile l’impegno dell’assessorato alla Salute della Regione siciliana e dell’ASP di Palermo a favore delle persone con diabete ed in particolare dei bambini e delle donne in gravidanza. Non esiste un unico malato di diabete – ha spiegato e concluso Provenzano – ma ogni età e ogni genere ha delle peculiarità che non possono essere ignorate per garantire a ciascun malato una vita migliore. Bisogna puntare sugli obiettivi della cura e prevenire le complicanze invalidanti e ottenere buona qualità della vita”.