Si smonta il solarium della discordia di Levanzo

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“Prendiamo atto con soddisfazione dello smontaggio, in vista anche della chiusura della stagione balneare, delle strutture del solarium iniziato a costruire a Levanzo e oggi bloccato dalla Regione dopo le mobilitazioni della comunità locale e dell’opinione pubblica, smontaggio stagionale che chiediamo per tutte le strutture balneari che a centinaia si trovano sulle spiagge siciliane impedendone una libera fruizione”. Lo afferma in una nota Legambiente Sicilia.

“Ora il prossimo obiettivo – continuano gli ambientalisti – è la redazione di un Piano di utilizzo del demanio marittimo per le Egadi che preveda l’integrale conservazione del tratto di costa di Levanzo interessato e scongiuri per il futuro la riproposizione di simili opere in netto contrasto con un turismo sostenibile e rispetto della bellezza dei luoghi”. Gli operai incaricati dalla Ma.ce.tra di Giuseppe Maurici, che avevano costruito il sito hanno iniziati lo smontaggio. Una decisione inaspettata visto che l’ex politico di Forza Italia due mesi fa aveva annunciato un ricorso sostenendo che era tutto in regola. Due mesi fa l’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente aveva disposto, «per evidente difformità di realizzazione dell’opera», l’annullamento della concessione demaniale rilasciata alla società Ma.ce.tra per la realizzazione di un solarium sull’isola di Levanzo.

L’annullamento da parte della Regione della concessione demaniale per la costruzione del solarium di Levanzo, che tante proteste ha generato nei mesi scorsi, è un atto importante», aveva detto  il sindaco di Favignana Francesco Forgione. Ma la vicenda sembra che ancora non sia conclusa