‘Firma’ alcamese per la grande stagione della Fiorentina. Campo sogna la ‘Conference League’

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Per un soffio la Fiorentina non ha portato a casa la Coppa Italia. I viola non hanno per nulla sfigurato al cospetto dell’Inter, squadra che il 10 giugno tenterà la conquista della Champions League. Ma non finisce qui perché la squadra di Firenze potrebbe anche conquistare un trofeo europeo, quello della Conference League, grazie alla finalissima che la vedrà opposta, il 7 giugno a Praga, agli inglesi del West Ham. Ma cosa c’entrano il calcio europeo di altissimo livello e un blasonato club toscano con l’informazione di una testata giornalistica locale?

C’entrano, eccome! Innanzitutto l’allenatore della Fiorentina è siciliano di Ribera, Vincenzo Italiano, ex calciatore di serie A ma anche da ragazzo del PartinicAudace, protagonista come tecnico della seconda promozione del Trapani in serie B. Ma raccontare delle gesta della ‘Viola’ c’entra ancor di più perché la condizione fisico-atletica della squadra è affidata nelle mani di Piero Campo, alcamese doc, 37 anni compiuti lo scorso 31 dicembre. Campo e Italiano lavorano insieme proprio da quando riuscirono a vincere, in maniera strepitosa, la serie C con il Trapani.

Campo, da collaboratore dello staff di preparatori, è adesso il capo del gruppo. Per usare il termine inglese molto in voga, è ‘Head of Performance’ della Fiorentina. Il suo contratto, assieme a quelli di tutto lo staff di Italiano, scadranno il 30 giugno e sono sempre più rumorosi i ‘tam tam’ che indicano l’approdo dei ‘viola’ sulla panchina della squadra campione d’Italia, il Napoli. Lui, comunque, rimane con i piedi per terra e si gode i più grandi palcoscenici del calcio italiano, ma anche europeo (vedi la Conference), luoghi sognati e sfiorati dal padre Giuseppe, anche lui docente di scienze motorie e preparatore, ma nelle vesti di arbitro. Anche Piero, fra l’altro, da giovanissimo si era dilettato a ‘fischiare’.

Il preparatore alcamese, che cominciò la sua carriera in Eccellenza nell’Alcamo, al fianco del tecnico Riccardo Chico, sta davvero percorrendo una carriera folgorante, non soltanto per essere legato al tecnico Italiano di cui, a tutti i livelli, si dice un gran bene, ma per i risultati fisici ottenuti dai suoi giocatori. Prima il Trapani, poi lo Spezia e quindi la Fiorentina sono sempre arrivati a fine stagione con tanta ‘birra’ ancora in corpo e con la capacità di sapere utilizzare al meglio le energie. Non per nulla Piero Campo ha vinto il prestigiosissimo premio ‘Cronometro d’Argento’ come migliore preparatore atletico della serie B per la stagione 2019/2020 nello Spezia, culminata con la promozione in serie A. Il premio è indetto dal settore tecnico della FIGC; concorrono tutti i preparatori atletici tesserati, gli stessi che poi hanno diritto alla votazione.

Il quotidiano ‘La Nazione’, un paio di anni fa, proprio nel raccontare l’assegnazione del ‘Cronometro d’Argento’ a Piero Campo, ha parlato di ‘figlio d’arte’ in quanto il padre Giuseppe era stato preparatore degli arbitri (recentemente anche assessore allo sport del comune di Alcamo). Da fischietto, chiamato a dirigere in Campania, subì una pericolosa e indimenticabile aggressione. Ma lui, come il figlio Piero, è un caparbio e continuò nella sua carriera senza batter ciglio.