Festival del volontariato a Calatafimi-Segesta, riconoscimento a padre Campo

0
549

“Grazie per avermi salvato la vita”: è lo slogan scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la Giornata Mondiale del Donatore, che si è celebrata ieri in tutto il mondo. A Calatafimi -Segesta il “grazie ai donatori”, ma più ampiamente alla figura del volontario in genere, quello vero, quello che si spende gratuitamente per gli altri, si è concretizzato con il “Festival delle associazioni e del volontariato”, organizzato dall’AVIS di Calatafimi Segesta e che ha visto coinvolte tutte le realtà associative e di volontariato del territorio. Alle ore 17 è partito il corteo che ha attraversato viale Piersanti Mattarella, via SS. Crocifisso, via Aldo Moro e via Trinacria. Proprio qui, nell’area verde all’incrocio tra queste ultime due strade, il momento clou della giornata: l’inaugurazione del cippo commemorativo al Donatore, di fronte alla sede dell’Avis. La sua realizzazione era già stata anticipata in occasione del 30° anniversario della nascita della Avis Comunale.

Poi, un fuori programma: è stata consegnata una targa a padre Francesco Campo come segno di riconoscimento per il suo impegno religioso e civile nel mondo della comunicazione e delle associazioni calatafimesi; di molte di esse, l’anziano sacerdote è anche stato persino il fondatore. Nel tardo pomeriggio la manifestazione è proseguita con danze e balli a cura delle Majorettese Olimpia ’91, il Gruppo Elimo e l’associazione Bailando, la visita agli stand espositivi delle associazioni e lo spettacolo musicale dei “Diapason”. Una festa per richiamare l’attenzione su una giusta causa: ancora oggi in molti Paesi del mondo la richiesta di sangue ed emoderivati supera l’offerta, per cui sarebbe necessario incrementare il numero di donatori. Ringraziare chi già compie questo gesto è stato l’ obiettivo dell’evento, ma anche quello di aumentare la consapevolezza della necessità di donazioni regolari per garantire la qualità, la sicurezza e la disponibilità di sacche per i pazienti bisognosi.