Festa patronale, programma povero. Mancano soldi, altri li hanno. Pure Grisì batte Alcamo

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L’assessore alla cultura del comune di Alcamo, Donatella Bonanno, l’ha definita sobria ma il programma della festa patronale di quest’anno è davvero molto scarno. Il ritornello è sempre lo stesso. Mancano i fondi. Nessuno vuole, per carità, che si sperperi denaro pubblico ma una migliore programmazione dovrebbe consentire di fare molto di più. D’altro canto la festa in onore di Maria Santissima dei Miracoli non rappresenta un’emergenza, o una novità, o qualcosa di improvviso e inatteso. È tale da diversi secoli e si festeggia sempre dal 19 al 21 di giugno. La giunta Surdi lo sa e lo sa bene lo stesso sindaco che si insediò la prima volta proprio durante i festeggiamenti patronali del 2016. Nonostante questo, ogni anno si ripresenta il solito ritornello sulla mancanza di fondi comunali da adibire al festino.

Facendo un semplice confronto con gli ultimi due anni, per non paragonare l’attualità con i tempi più antichi dello sfarzo, mancheranno il Villaggio Medievale nei pressi della fontana araba di Santu Vituzzu; il villaggio storico civile e militare multi-epocale del castello dei Conti di Modica; il grande corteo storico con tamburi, musici, sbandieratori e armigeri; il corteo Ferdinando Vega organizzato da dall’associazione ‘Cavalieri del Castello’; gli artisti di strada e tanto altro ancora. Finora i festeggiamenti sono andati avanti con la presentazione di libri e con qualche mostra. Restano il villaggio dello street-food con prodotti ovviamente a pagamento e il Festival dei Giovani che in pratica è diventato l’evento di punta anche con la presenza di artisti musicali di grande fama.

A proposito di musica e di concerti non si riesce invece davvero a capire chi sia il consulente artistico della giunta Surdi in occasione della festa patronale. Una serie di scelte molto poco condivisibili dettate, probabilmente, dalle ristrettezze economiche. L’unico concerto, nella data storica del 20 giugno, che ha davvero coinvolto il pubblico è stato, lo scorso anno, quello di Lidia Schillaci. Poi Nada, un certo Alessio Bondi di cui si sono perdute completamente le tracce e quindi Mario Incudine, ottimo musicista ma con un sound che non aggancia tutte le fasce d’età. Adesso suoneranno ad Alcamo i ‘Neri per Caso’, gruppo particolare, uscito da tanti anni fuori dai canali del successo e della notorietà.

I concerti per le feste paesane devono essere popolari quanto più possibile. Il comune di Alcamo non ha molti fondi per la festa. Può darsi. Ma altri comuni invece come li trovano? Grisì, frazione di Monreale con 1.000 abitanti, ha fatto esibire lo scorso anno Fausto Leali e quest’anno, il 17 agosto, presenterà Michelle Zarrillo. Il comune di Sciacca, per gli eventi estivi ha portato in piazza Giusy Ferreri. Alcamo, 43.000 abitanti, capitale del Golfo, risponde con ‘I neri per Caso’.