Festa della Mamma, origini antiche per una giornata che non tramonta mai. Ad Alcamo azalee dell’AIRC

0
70

Otto maggio, festa della mamma. Una ricorrenza che, insieme ad altre, ha sempre fatto parte del nostro bagaglio culturale, festeggiata più per tradizione che per la reale conoscenza delle origini. Mater, mother, mamma: un curioso termine che in qualunque lingua venga tradotto, emana quasi lo stesso suono e mantiene intatta la stessa radice. Già ai tempi dei Greci e dei Romani, la figura della madre, legata al culto delle divinità femminili pagane e della fertilità, veniva celebrata nel mese di maggio e segnava il rapido passaggio dal gelido inverno alla calda estate.

In epoca medievale e rinascimentale la figura “pagana” della madre iniziò ad essere accostata e fusa in quella “spirituale” della Madonna assumendo così un significato esclusivamente religioso. È solo a cavallo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 che la figura della madre torna ad assumere il senso laico di un tempo, grazie all’intervento di due donne pacifiste e femministe americane: la prima fu Ann Reeves Jarvis che, al termine della guerra civile, aveva promosso una serie di iniziative dedicate alla figura della mamma allo scopo di favorire l’amicizia tra le madri dei Nordisti e dei Sudisti.

Successivamente Julia Ward Howe, poetessa americana, scrisse la “Mother’s Day Proclamation” per esortare le donne ad assumere un ruolo attivo nel processo di pacificazione tra gli Stati americani. A fine ‘800 saranno tantissime le manifestazioni pacifiste dedicate alla figura della donna – madre che condurranno il Wilson, Presidente americano, ad ufficializzare la festa nel 1914 e a fissarla nel mese di maggio. Ed è in quella occasione che venne scelto come simbolo il garofano bianco, per ricordare il fiore preferito da Ann Reevers , prima ideatrice della festa.

È nel 1933 che in Italia si inizia a parlare di festa della mamma quando in epoca fascista veniva istituita la “Giornata della madre e del fanciullo”: una giornata per lo più propagandistica che qualificava le madri come delle mere “macchine” utili solo alla riproduzione. Si arriva così alla metà del 1950, anno in cui in Italia si diffusero due tipologie della stessa festa: una, organizzata da un parroco di Assisi e dall’essenza prettamente cristiana e l’altra, in Liguria, organizzata dai negozianti per motivi commerciali. Sono tanti gli eventi che ogni anno vengono organizzati in tutta Italia in occasione di  questa ricorrenza: tra questi ricordiamo la manifestazione organizzata ad Alcamo domani 8 maggio a partire dalle 8  in Piazza Ciullo dal titolo “l’Azalea della Ricerca” il cui ricavato verrà devoluto alla ricerca oncologica.