Facoltà di medicina. Si marcia verso l’annullamento del numero chiuso

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Due sessioni, il 28 maggio e il 30 luglio, con la possibilità per i candidati di partecipare ad entrambe. Svolgimento in presenza e prova in formato cartaceo, composta da 60 domande, estratte da un’apposita banca dati pubblica composta da almeno 7.000 quesiti. Procedura di iscrizione alle prove e successiva fase di inserimento in graduatoria nazionale esclusivamente in modalità on line. Questi i contenuti più rilevanti del decreto ministeriale che definisce le modalità delle prove di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria firmato ieri dal ministro dell’Università Anna Maria Bernini. Il ministero sta lavorando a una riforma organica, così da superare, già dall’anno accademico 2025/2026, il sistema dei quiz. Alle prossime prove di ammissione potranno partecipare i candidati iscritti all’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado italiane o in possesso di diploma rilasciato in Italia da un istituto di istruzione secondaria di secondo grado. I requisiti saranno estratti da un’apposita banca dati, recante anche la risposta esatta. La banca dati, complessivamente composta da almeno 7.000 quesiti. Un numero assurdo. Le prove di ammissione, per il cui svolgimento sarà assegnato un tempo di 100 minuti, consisteranno nella soluzione di 60 quesiti. I candidati risulteranno idonei all’ammissione ai corsi di laurea qualora abbiano ottenuto, nella rispettiva prova, un punteggio minimo pari a 20 punti. Verso l’addio al numero chiuso.