Evasione scolastica, 110 genitori denunciati

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Sembrerà inconcepibile ai più, ma il fenomeno dell’evasione scolastica è un fenomeno ancora molto diffuso, e la provincia di Trapani non sfugge a questo triste malcostume.

Nel corso dell’intero anno scolastico 2012-2013 i carabinieri della Stazione di Trapani hanno preso contatti con i dirigenti scolastici degli istituti di ogni ordine e grado del capoluogo per individuare casi di inadempienze da parte dei minori sottoposti agli obblighi di istruzione. Sono state così analizzate caso per caso tutte le varie assenze maturate dagli studenti al fine di poter individuare quelle che per numero e frequenza fossero riconducibili alla fattispecie penale della violazione degli obblighi di istruzione scolastica.

Il lavoro dei militari non si è fermato alla denuncia o alla segnalazione del singolo caso di abbandono scolastico: di volta in volta le varie situazioni accertate sono state approfondite e vagliate proprio per verificare tutti gli aspetti e i segnali che potessero far presumere uno stato di abbandono, una situazione di degrado, di violenza, facendo scattare l’intervento delle istituzioni preposte per l’adozione di idonee misure a tutela dei giovani. Sono centodieci i genitori denunciati complessivamente dai Carabinieri nell’anno scolastico in corso per inosservanza degli obblighi d’istruzione. Reato (previsto dall’art. 731 del Codice penale e dalla legge 28.03.2003 nr. 53) che viene punito con un’ammenda, da cui consegue anche l’impossibilità di conseguire licenze di pubblica sicurezza (dalla detenzione di armi, all’apertura di un esercizio pubblico). L’inosservanza dell’obbligo dell’istruzione così come l’abbandono scolastico, sono spesso reati che non destano l’attenzione che meriterebbero, considerati figli di una subcultura di periferia, presenti quasi esclusivamente nei quartieri più periferici o degradati della città, specchio di una differenza tra classi sociali, di degrado e di emarginazione. Nella maggior parte dei casi analizzati i Carabinieri, in stretta collaborazione con i Servizi Sociali di Trapani ed Erice, hanno riscontrato condizioni di disagio familiare, dipendenti dalle cause più variegate.

La mappa della dispersione scolastica vede il fenomeno insistere principalmente nelle scuole medie inferiori, dove si è riscontrato il 70% dei casi rilevati, piuttosto che nelle scuole elementari – con il 25% dei casi rilevati – e superiori – con soltanto il 5% dei casi rilevati. I genitori hanno un età media tra i 30 ed i 40 anni, sono per oltre il 90% operai, ambulanti, braccianti agricoli, muratori, disoccupati, casalinghe, collaboratrici domestiche, operaie e come livello di istruzione hanno conseguito il diploma di scuola media inferiore. Il 10% sono di nazionalità straniera (4% cinesi, il 4% marocchini e il 2% romeni). I genitori, per giustificare l’abbandono scolastico o la frequentazione saltuaria, riferiscono di aver assecondato la volontà dei figli; in altri casi la scelta è dovuta al fatto che non ritengano utile o importante dover mandare i figli a studiare per ricevere almeno una cultura di base; negando loro però così prospettive culturali più evolute, oggi oramai necessarie per garantirsi, in ultima analisi, almeno la prospettiva di un futuro migliore.