Energie rinnovabili. Legambiente:” Impianti a rilento in Sicilia”

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62 Siemens-Windenergieanlagen des Typs SWT-2.3-101 drehen sich hier im Windpark West Wind nahe Wellington in Neuseeland. Aufgrund konstanter Windbedingungen und hoher Windgeschwindigkeiten eignet sich Neuseeland bestens für die Realisierung von Windenergieprojekten. West Wind ist der erste Windpark in Neuseeland, den Siemens im Oktober 2009 in Betrieb nahm. 62 Siemens wind turbines of the type SWT-2.3-101 turn here in the wind park West Wind near Wellington in New Zealand. The consistently strong wind speeds in New Zealand make the country ideal for wind power plants. West Wind is the first wind power plant Siemens commissioned in October 2009.

Grandi potenzialità, ma appena 571 megawatt di impianti di fonti rinnovabili installati nel 2023 e il 70 per cento di energia consumata che proviene ancora dai combustibili fossili. È il quadro del rapporto di Legambiente “Scacco matto alle rinnovabili” per quanto riguarda la Sicilia. L’associazione ambientalista ha fatto il punto sugli impianti di fonti rinnovabili che nell’Isola a fine 2023 hanno raggiunto la potenza di 4,7 gigawatt di cui la maggior parte, cioè 4,4, riguardano il fotovoltaico e l’eolico. E l’88% è prodotto da impianti piccoli, con una classe di potenza inferiore ai 12 chilowatt, e il 99% è sotto un megawatt. In pratica su 100.700 impianti solo 140 superano il megawatt e appena 5 i 10 megawatt. Secondo il report, la Regione siciliana ha autorizzato nel solo 2023, tra eolico e fotovoltaico, più di 3 gigawatt e più della metà dei progetti fotovoltaici di tutta Italia che hanno avuto l’ok sono in Sicilia. Eppure tra il 2019 e il 2023, soltanto un progetto su quattro ha avuto il nulla osta e questo perché, come denuncia Legambiente, l’iter autorizzativo è costellato da problemi burocratici e ritardi. «È necessario — fanno sapere dall’organizzazione — tradurre velocemente in nuovi impianti in esercizio le autorizzazioni che sono state rilasciate, e per farlo occorre un’azione di monitoraggio della Regione, limitando al massimo la possibilità di proroga delle autorizzazioni, per ridurre il divario fra potenza autorizzata e messa in esercizio». A sostegno di questa tesi, nel rapporto nazionale, Legambiente ha citato sette casi siciliani di “blocchi alle rinnovabili”. Il più recente è il progetto “Portella” della società Sicilia Wind, il parco eolico di circa 30 megawatt da realizzare tra i comuni di Montevago e Santa Margherita del Belice, le cui opere di connessione interrate ricadrebbero nei comuni di Sambuca e Menfi.