Emigra a Trapani la facoltà di enologia di Marsala. Forse a fine mese i nuovi locali

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Marsala ha perduto, almeno temporaneamente, la facoltà di enologia e viticoltura, unico corso ospitato nella cittadina lilibetana. Capiti proclami non rispettati del sindaco Massimo Grillo, il quale lo scorso marzo nel corso di un evento al teatro comunale, aveva annunciato l’avvio di quattro o cinque corsi di laurea a Marsala e la relativa trasformazione del centro in città universitaria, si scopre adesso che non c’era e non c’è ancora nulla di effettivamente concreto. Anzi, una cosa c’è: la beffa di aver perso il corso di laurea in enologia e viticoltura, da decenni presente a Marsala e capace di formare validi enologi, per incapacità del primo cittadino di trovare in tempo una soluzione alternativa e dei locali che ospitassero la facoltà. Così si perde tale corso, avviato nella cittadina lilibetana nell’anno accademico 2009 – 2010 e connesso oltretutto con la storia dell’economia e dell’identità del territorio, patria del ‘Marsala’, famoso e omonimo vino liquoroso conosciuto in tutto il mondo.

Da settembre, dunque, le lezioni e gli esami della facoltà di enologia saranno spostati a Trapani, sede di un polo didattico in cui sono stati istituiti sei nuovi corsi tra cui qualcuno davvero innovativo. Tuttavia, dai vertici dell’ateneo di Palermo arriva la promessa di un ritorno abbastanza celere della facoltà di enologia a Marsala. Entro settembre, difatti, dovrebbe essere ufficialmente sottoscritto il contratto di comodato d’uso  tra l’università del capoluogo isolano e i locali che il sindaco marsalese Grillo è riuscito a mettere a disposizione, ossia quelli dell’Ipab “Antonietta Genna Spanò”. Fra adeguamenti strutturali e predisposizione della documentazione, gli studenti dovranno cominciare il nuovo anno nella sede universitaria di Trapani.