Emergenza siccità in Sicilia. Forniture acqua, scatta piano di razionamento

0
459

I volumi d’acqua negli invasi Fanaco e Leone sono sotto il livello di guardia a causa della siccità: scatta così il piano di razionamento delle forniture idriche, definito dall’Autorità di bacino, nei Comuni serviti da Siciliacque.   Da ieri Siciliacque ha ridotto la portata d’acqua del 10% e in alcuni casi del 15% a 39 Comuni che si trovano nelle province di Agrigento, Caltanissetta e Palermo (più due Consorzi di Bonifica, Agrigento 3 e Caltanissetta 4), collegati direttamente al Fanaco o ad altri acquedotti alimentati da questo invaso. Dal 12 gennaio, ultimati alcuni interventi sul sistema acquedottistico Garcia, saranno coinvolti nel piano di riduzione anche 15 Comuni del Trapanese. Il piano di razionamento, concordato nell’ultima seduta dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici del distretto idrografico della Sicilia, sarà affiancato da alcune misure per mitigare la crisi idrica causata dalla siccità prolungata figlia dei cambiamenti climatici. Occorre dunque evitare sprechi. A causa delle spesso fatiscenti condutture si perdono nel sottosuolo oltre 50 litri di acqua al secondo.

Problema questo che in Sicilia si conosce da tempo ma nessuno intervento. Si parla di trivellazione di nuovi pozzi ma si sa che quando si tratta di opere pubbliche i tempi sono biblici. Dighe e sorgenti con portate ridotte. Un tavolo tecnico permanente per individuare misure contro la crisi idrica in Sicilia: lo ha istituito il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani in sinergia con gli assessori regionali all’Agricoltura e all’Energia, Luca Sammartino e Roberto Di Mauro. l calo della portata negli invasi e sorgenti a causa della lunga siccità ha iniziato a dare problemi per la distribuzione dell’acqua ad Alcamo.

Allo stato attuale i turni di attesa sono passati da ogni tre a 5 giorni. La fornitura di Siciliacque è passata da 50 litri al secondo a trenta. Se continua a non piovere col passare del tempo la situazione diventerà sempre più difficile. Il Comune di Alcamo dovrebbe varare una campagna per risparmiare l’acqua. Intano il consigliere Giuseppe Stabile sollecita uno studio idrogeologico per verificare l’altezza delle falde con interventi straordinari alle sorgenti, Inoltre Stabile sostiene, nel pieno rispetto di leggi e regolamenti, che sarebbe auspicabile, come si sta verificando in alcuni comuni della Sicilia, di ripristinare l’uso dei pozzi privati. Oggi le autobotti per l’acqua, acquistata dai privati  usata anche per usi non potabili, viene prelevata tutta dal Bottino  ciò si riflette sulla distribuzione ad Alcamo.