Emergenza acqua ad Alcamo. Caldarella all’attacco: “11 domande al sindaco”

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Da sempre è stato uno dei cavalli di battaglia del consigliere comunale Ignazio Caldarella. Parliamo dell’erogazione dell’acqua andata in tilt tra i disagi e disperazione degli alcamesi, che a causa dei serbatoi del Bottino vuoti, non possono nemmeno farsi consegnare qualche autobotte a casa. Quanto è destinata a durare questa situazione? Nessuna previsione ma generiche dichiarazioni dal Comune. Ma perché non istituire una commissione e qualora emergessero presunte negligenze invitare l’assessore competente a dimettersi? “Una situazione insostenibile che non ha visto un intervento immediato e risolutivo da parte dell’amministrazione comunale- dichiara Ignazio Caldarella -. Si parla di rotture, di Siciliacque, di pressione, di pezzi mancanti, tutte questioni che dovevano essere anticipatamente previste e rientranti nella normale manutenzione di tutte le opere”. Caldarella sollecita interventi chiedendo di costituire una squadra fissa di pronto intervento che bisogna formare. Occorre fare funzionare il telecontrollo che consente di individuare immediatamente eventuali perdite. Approvare adeguati progetti di manutenzione.

I disagi per gli alcamesi sono pesanti e determinano uno stato d’ansia da turno dell’acqua. Stamane Caldarella ha presentato una dettagliata e articolata interrogazione al sindaco chiedendo “quale ufficio si occupa della gestione delle acque delle sorgenti di Cannizzaro, Rakali, Mirto, Dammusi e Chiesa. Quanta quantità d’acqua arriva da queste sorgenti. Solleva la questione del telecontrollo. Se la ditta esecutrice dei lavori a Cannizzaro aveva un obbligo di manutenzione e gestione dell’impianto e per quanto tempo. Da che data non funzionano le pompe di Cannizzaro,. In che data sono stati commissionati i pezzi di ricambio per riparare le pompe. Quanto costerà. Caldarella chiede ancora “se sono state effettuate delle verifiche nelle diverse sorgenti per accertare eventuali illegittimi  appresamenti da parte di privati o da altri Comuni. Se sono state effettuate delle verifiche per accertare eventuali scavi di nuovi pozzi che attingono dalle medesime sorgenti causando una riduzione di portata d’acqua al comune di Alcamo. Caldarella chiede al sindaco Surdi una risposta urgente scritta e orale e la copia dell’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria all’impresa esecutrice. Quella che sta attraversando la città di Alcamo per l’erogazione dell’acqua è una delle più gravi crisi degli ultimi anni. Ricordiamo che Caldarella occupò per te mesi il Comune e grazie a questa protesta si mise in moto la macchina che consentì di portare ad Alcamo l’acqua di Cannizzaro, circa 50 litri al secondo.