Elezioni europee, l’alcamese Ignazio Corrao in pole position

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Il leader dei candidati del Movimento 5 Stelle per le elezioni europee è l’alcamese Ignazio Corrao, che ha facilmente superato la prima selezione che ha designato i dieci candidati in Sicilia con l’europarlamentarie. Corrao per Di Maio coordinò le liste alle politiche. Tra i candidati nel collegio Sicilia-Sardegna l’ex iena Dino Giarrusso, ma c’è anche la catenese Matilde Montaudo, la candidata protagonista- nel suo video di presentazione agli elettori della piattaforma Rousseau- di una gaffe nella quale aveva messo insieme la “trojka”, termine russo per identificare un terzetto al potere e dal 2010 termine giornalistico per indicare il governo dei commissari dell’Unione europea, che lavorarono per la crisi della Grecia, e la perestrojka. Matilde Madaudo, la cui gaffe non ha mancato di suscitare ilarità tra gli stessi grillini parlò, dicevamo anche di perestrojka, termine usato nel 1985 da Gorbaciov per il programma di rinnovamento dello Stato sovietico e dell’economia. Ripassare la storia per informarsi prima di parlare sarebbe un segno di umiltà e certe uscite francamente oltre a lasciare allibiti fanno sorgere l’interrogativo di chi mandare a rappresentare l’Italia al Parlamento europeo. Bocciati, tra gli altri, Calogero Iacolino (fratello dell’ex eurodeputato di Forza Italia Salvatore Iacolino) e Alì Listi Maman l’avvocato palermitano di orgini nigeriane. Adesso i dieci selezionati dovranno sottoporsi ad un altro giudizio elettorale sul web nel quale competeranno con i candidati prescelti in Sardegna. Alla fine, saranno selezionati gli otto nomi che finiranno in lista per le europee. Ecco i nomi dei dieci siciliani che hanno superato il turno: Antonella Corrado, Ignazio Corrao, Francesco D’Anna, Flavia Di Pietro, Dino Giarrusso, Clementina Iuppa, Giuseppe Leotta, Costantino Messina, Matilde Montaudo, Daniela Morfino. Corsa aperta degli aspiranti eurodeputati del M5S ma in pole position per la scelta on line sulla piattaforma Rousseau, sarebbero più trasparenti le primarie nei seggi e non regolamentate da un computer, figurano portaborse, segretari, collaboratori, familiari, dei grillini trombati in precedenti competizioni elettorali. E poi bastano qualche decina di clic per ritrovarsi candidato e magari essere eletti. Un motivo in più per allontanare la gente sfiduciata dalle urne.