Poco meno di un milione e centomila dovrà uscire, a breve, dalle casse del comune di Alcamo. Non si tratta però né di una nuova opere pubblica e nemmeno di nuovi o potenziati servizi. A scavare il solco nei conti comunali saranno invece due grossi debiti fuori bilancio che, la prossima settimana, arriveranno in consiglio comunale per l’ultimo atto. Di uno, quello in favore dell’impresa SOCIM, ne avevamo già parlato più di quattro mesi fa. Il comune di Alcamo dovrà sborsare circa 560.000 euro per risarcire l’azienda campana che nel 2016 si vide rescindere l’appalto, secondo l’ente locale, per gravi inadempienze contrattuali. Tra perizie e controperizie, memorie difensive, sopralluoghi e bracci di ferro, si arrivò alla sentenza del 29 novembre scorso che condannò il comune di Alcamo a versare circa 560.000 euro tra risarcimento all’azienda e spese legali.
A questo grosso debito fuori bilancio se ne è aggiunto adesso un altro e la vicenda risale addirittura al 1996 quando il consiglio comunale dell’epoca, sentito il parere dei tecnici, non approvò un piano di lottizzazione in zona Canalotto ad Alcamo Marina. Una prima sentenza, nel 2010, diede però ragione alle due sorelle proprietarie dei terreni. Il verdetto venne appellato e si è così arrivati ai giorni nostri. Il comune di Alcamo, per non avere approvato quella lottizzazione e per la nuova destinazione d’uso di quei terreni con il PRG approvato successivamente, avrebbe dovuto risarcire le due ricorrenti con circa 750.000 euro. Ieri, però, l’ufficio legale del Comune è riuscito a chiudere una transazione raggiungendo un accordo per 525.000 euro.
Il bilancio comunale aveva comunque previsto per tempo tali grosse cifre e i due debiti fuori bilancio faranno sforare di poco quanto era stato accantonato. Si tratta pur sempre di un milione centomila euro di denaro pubblico che, magari con qualche attenzione in più negli anni precedenti, in tutto o in parte, sarebbe potuto essere investito in favore degli alcamesi.