Diga Trinità di Castelvetrano, dove l’acqua si disperde

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Il problema dura da anni ed è stato più volte denunciato da agricoltori e organizzazioni di categoria. Parliamo delle perdite di gran quantità di acqua dalla diga Trinità di Castelvetrano. Un problema che oggi è drammaticamente alla ribalta a causa della lunga siccità tanto che da lunedì in quattro province, tra cui Trapani, scatta il piano di razionamento varato dalla Regione. Acqua che si perde. Acqua della quale c’è sempre meno disponibilità per i cambiamenti climatici. Ritorna alla ribalta il problema delle paratie aperte e la conseguente perdita dell’acqua che non viene trattenuta nella diga Trinità. Nuovo intervento di Camillo Pugliesi, presidente della Cia Sicilia Occidentale sugli sversamenti di acqua dalla diga Trinità avvenuti nelle ultime ore. Dice Pugliesi: “Siamo di fronte ad una scena già vista. Purtroppo dalla diga Trinità di Castelvetrano si continua a sversare acqua che l’invaso non può contenere per problemi di autorizzazioni. È bastata un po’ di pioggia per far innalzare il livello e costringere ad aprire le paratie per far uscire l’acqua in eccesso rispetto ai livelli consentiti. In una annata particolarmente siccitosa, come quella in corso, è un lusso che non ci si può permettere”. Acqua buttata un vero sacrilegio e nessuna soluzione per evitare questo scempio che preoccupa tutto il comparto agricolo della zona del castelvetranese. “Basta irrigazione di soccorso e acqua a singhiozzo- dice la Cia. Le imprese hanno bisogno di programmare soprattutto in questo periodo. Per la stagione irrigua il comprensorio necessita di una fornitura totale di circa 7 milioni di metri cubi di acqua e, secondo i dati dell’1 febbraio, pubblicati dall’Autorità di bacino del Distretto idrografico della Sicilia, la Trinità ne conteneva 4,37, oltre 800 mila metri cubi in meno rispetto a un anno fa.