Delocalizzazione distilleria Bertolino: ipotesi azione legale da Partinico, Alcamo e Balestrate

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Un grande comitato intercomunale e l’ipotesi di un’azione legale per bloccare gli effetti della variante urbanistica. Sono le prime due iniziative che si stanno mettendo in campo nel comprensorio del Golfo di Castellammare dove ogni giorno di più sale la preoccupazione per il progetto di delocalizzazione della distilleria Bertolino di Partinico. I tre comitati cittadini spontanei che si sono costituiti a Partinico, Balestrate e Alcamo si sono riuniti nella sede alcamese del Movimento 5 Stelle proprio per affrontare quella che viene definita un’emergenza ambientale per il territorio.

Secondo quanto deliberato nelle settimane scorse dal consiglio comunale di Partinico la distilleria verrebbe delocalizzata in contrada Bosco Falconeria, quindi all’esatto confine con Balestrate e Alcamo, con la possibilità di insediare impianti che prevedono la lavorazione delle biomasse e la produzione di bioetanolo. Ora si attende per il via libera definitiva l’ok del Cru, il comitato regionale urbanistica. Univoco il grido d’allarme confermato dalle parole anche degli esperti invitati al confronto.

L’intenzione è quella anzitutto di venire a capo con estrema precisione del progetto della distilleria Bertolino, di cui ancora non si conoscono i dettagli. Da quel poco che è emerso pare che ci siano margini per una potenziale azione legale sulle procedure che hanno portato alla variante urbanistica.

Messaggio lanciato all’amministrazione e al consiglio comunale di Partinico a cui viene chiesta un’interlocuzione diretta con il comprensorio. Quindi niente più atti votati a scatola chiusa e nelle quattro mura dell’aula consiliare.

Al momento dall’altra campana si sono sentite le parole dei sindaci di Partinico e Balestrate, rispettivamente Salvo Lo Biundo e Totò Milazzo. Entrambi hanno sempre sostenuto che i nuovi impianti garantirebbero il massimo rispetto della sicurezza ambientale.

In particolare il primo cittadino partinicese ha assicurato che la delocalizzazione prevede l’installazione di nuovi impianti all’avanguardia a tutela del territorio.