Alcamo-Sorgente Cannizzaro, affidato appalto definitivo: lavori più vicini

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Superati anche gli ultimi ostacoli burocratici, ora è davvero tutto pronto per l’avvio dei lavori agli impianti della sorgente di contrada Cannizzaro al servizio della città di Alcamo. Dopo poco meno di un mese dall’aggiudicazione provvisoria dell’appalto per l’efficientamento energetico ed idraulico del sistema idrico, ora è arrivata l’aggiudicazione definitiva ad una ditta della provincia di Messina per un importo all’incirca di un milione e mezzo di euro. Sono state effettuate dagli uffici tutte le verifiche sull’impresa e non si è verificato alcun intoppo. Ora si attende materialmente l’apertura del cantiere che potrebbe avvenire a strettissimo giro di posta. Sull’acqua di  Cannizzaro la città ripone le sue speranze di potere finalmente superare definitivamente i suoi problemi di approvvigionamento idrico. Oggi l’acqua arriva ogni 5 giorni e si è dovuto ricorrere a sorgenti esterne a carissimo prezzo, come il dissalatore e Montescuro ovest, per riuscire a dissetare un territorio che da sempre lotta con i problemi di emergenza idrica. Con questo appalto la sorgente di Cannizzaro, ferma oramai da oltre un anno per il suo malfunzionamento, dovrebbe garantire 50 litri di acqua al secondo per un fabbisogno sufficiente alla comunità con l’aggiunta delle altre sorgenti dirette, eliminando quindi Montescuro e dissalatore. Lavori che oggi sono possibili grazie all’allora giunta guidata dal sindaco Sebastiano Bonventre che approvò il progetto in giunta ma che venne successivamente stoppato dagli uffici per la mancanza di risorse. Poi, tra le pieghe del bilancio, i soldi furono trovati tra un capitolo e l’altro: in tutto 2 milioni e mezzo di euro impegnati in extremis alla fine del 2015 grazie alla battaglia sostenuta dal consigliere comunale Ignazio Caldarella. L’amministrazione Bonventre riprese  la redazione di un progetto il cui incarico venne conferito addirittura oltre 14 anni fa. La delibera di giunta risale, infatti, al 7 agosto del 2002. L’incarico per redigere il progetto venne affidato nel 2002 alla Hydro Engineering degli ingegneri Damiano e Mariano Galbo e al geologo Giuseppe Zangara. Il mancato utilizzo dell’acqua di Cannizzaro e il relativo acquisto da Siciliacque per il 2015 è costato per il servizio di fornitura ai cittadini circa un milione di euro in più. In un recente sopralluogo agli impianti, il primo fatto da quando si è insediata nel giugno scorso l’attuale giunta guidata dal sindaco Domenico Surdi, si è verificato come l’attuale impianto è stato del tutto vandalizzato per racimolare qualche filo di rame. Il che comporterà ulteriori lavori che potranno essere finanziati con molta probabilità attraverso il ribasso d’asta.