Dati falsati per evitare ‘zona rossa’. Conclusa indagine su assessore Razza e altri cinque

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I pubblici ministeri  hanno confermano l’impostazione accusatoria: “sulle piattaforme informatiche regionali e ministeriali, nei mesi scorsi, sono stati caricati dati falsi sul monitoraggio dell’epidemia Covid in Sicilia”. A ricevere l’avviso di conclusione delle indagini sono sei persone. L’elenco si apre con l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, l’ex dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Maria Letizia Di Liberti, sostituita quando si seppe dell’inchiesta, era finita ai domiciliari e il direttore del Servizio 4 dello stesso Dasoe, Mario Palermo. Al di là del rilievo penale, sul quale altri giudici dovranno pronunciarsi, le accuse della  Procura della Repubblica di Palermo nei confronti dell’assessore Razza e dei suoi più stretti collaboratori confermano un fatto, in sé moralmente più grave dell’ipotesi di reato. Quello cioè che sulle piattaforme informatiche del Ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità furono caricati dati falsi sul Covid.

“Di fronte a questa certezza, non può che indignare il tradimento del patto di lealtà con i Siciliani rispetto alla tutela della loro salute. Indignazione che va ben oltre il “disegno criminoso” di cui parla la Procura. Qualunque cosa decida di fare Razza, da oggi moralmente non è più l’assessore alla salute di alcuno.” Lo dichiara Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, dopo le notizie sulla chiusura delle indagini della Procura di Palermo che coinvolgono l’attuale assessore alla salute del Governo presieduto da Nello Musumeci.

Intanto sono in continua crescita i contagi e si parla di quinta ondata, Numeri preoccupanti in tutte le regione e la Sicilia figura al primo posto, ad Alcamo sono stati superati i mille contagi e la crescita continua. Stamane  alle 9,45 in un laboratorio alcamese su venti tamponi eseguiti sette sono risultati positivi e ciò dimostra la gravità della situazione. Distratti dai drammatici eventi in Ucraina il cammino di Omicron 2 particolarmente contagioso è stato forse scarsamente attenzionato.