“Cutrara”, ricorsi in appello entro il 27 aprile. In secondo grado tutti i condannati

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Avranno tempo fino al prossimo 27 aprile per presentare i ricorsi in appello. Gli avvocati degli imputati condannati in primo grado al termine del processo ‘Cutrara’ in ordinario, stanno predisponendo la documentazione. Tutti i condannati avrebbero già deciso di richiedere il secondo grado di giudizio.

I legali intenderebbero fare perno soprattutto sulla sentenza d’appello del rito abbreviato che, oltre a confermare l’assoluzione con formula piena per il sindaco i Castellammare del Golfo, ha visto altri assolti e una sensibile riduzione di tutte le condanne, tranne una.

Pene ridotte quindi per Camillo Domingo, Francesco Stabile, Antonino Sabella e Daniele La Sala. Assolti invece Salvatore Mercadante e Gaspare Maurizio Mulè. Gli avvocati di Francesco Domingo, detto ‘Tempesta’ e ritenuto il boss di Castellammare del Golfo, così come quelli di Antonio Rosario Di Stefano e Salvatore Labita ricorreranno in appello. In primo grado Tempesta era stato condannato a 24 anni di carcere che diventarono 30 in continuazione con una precedente condanna.

Tre anni vennero inflitti a Antonio Rosario Di Stefano, un anno e dieci mesi a Salvatore Labita. Nello stesso processo in via ordinaria furono assolti i fratelli Nicola e Lilla Di Bartolo per i quali invece il pm Dessì aveva chiesto rispettivamente dieci e quattro anni di reclusione.

A Domingo, secondo gli inquirenti, è da ricondurre un controllo pregnante del territorio, controllo non solo sulle attività tipiche della criminalità organizzata, ma anche su espressioni della vita sociale”. Un altro ruolo attribuito a don Ciccio “Tempesta”, quello di essere soggetto di riferimento per i collegamenti tra Cosa nostra siciliana e la famiglia mafiosa dei Bonanno, operante negli Stati Uniti.