Cusumano giura da assessore, squadra giovane per Bonventre

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Salvatore Cusumano ha giurato nelle mani del Sindaco da assessore.  Ora la squadra torna al completo e una cosa salta agli occhi subito: è una squadra giovane, per certi versi giovanissima e in più con alcuni assessori che per la prima volta diventano amministratori di una città, da Lidia Lo Presti ad Antonino Manno passando per Selene Grimaudo fino all’ultimo arrivato, Salvatore Cusumano, appunto e anche il più anziano d’età, che è ora Enzo Coppola. Stefano Papa ha già esperienze politiche amministrative in consiglio comunale e provinciale.

 

A Salvatore Cusumano il Sindaco ha confermato le deleghe che erano di Gino Paglino tranne l’essere Vice Sindaco e quelle alle attività produttive, passate a Manno. Bonventre d’altronde ha continuato a tenere per sè la Polizia Municipale. I Lavori Pubblici restano così a Salvatore Cusumano insieme all’ambiente che sembra il cavallo di battaglia del nuovo assessore, fresco della tre giorni di convegni su Terra Sacra che si sono svolti al Marconi. Una giunta molto giovane, anche amministrativamente e forse, voluta o no, in linea con le richieste che arrivano da tutta Italia, trentenni e quarantenni che spingono un pò ovunque, ora in maniera fortemente critica ora in maniera più compita e gentile ma spingono. La società cambia e di norma cambia prima della stessa politica che alla fine prende atto.

 

Restano però i problemi politici. Area Democratica, anche se non lo dice ufficialmente, è fuori dalla giunta e dala amggioranza anche se Gaetano Intravaia, il capogruppo, ha dichiarato che valuterà volta per volta, in consiglio, le decisioni della giunta. Tutti ovviamente poi dicono, a vario titolo, che operano per il bene della città, dall’opposizione alla maggioranza. I problemi politici restano. Tra Area Democratica e il PD, quindi Pasquale Perricone e Nino Papania, tra le segreterie e all’interno delle stesse segreterie. Le dichiarazioni ufficiali ovviamente non lo dicono mai, quelle tra le righe si. Poi è chiaro che qualsiasi interpretazione può essere così contestata. Il risultato si vedrà al prossimo bilancio da approvare, al PRG da redigere, alla questione sociale e ambientale da affrontare con le decisioni da prendere sia in giunta che in consiglio.

 

Attualmente Bonventre non avrebbe i numeri ma le cose in consiglio, e in politica, possono sempre cambiare. Gianluca Abbinanti, d’altronde, poco prima di abbandonare ufficialmente la giunta aveva fatto un’apertura anche a Cinque Stelle verso le risorse politiche e professionali, oltre che umane, di molti. Non è stato ovviamente seguito politicamente ma forse Abbinanti, direttamente o indirettamente, ha aperto una strada. Il futuro saprà dire quale e come. In due anni sono usciti dalla giunta Pasquale Perricone, pechè si candidò alle regionali, Massimo Fundarò, andato a dirigere ora il Sel regionale, Gino Paglino. Tutti amministratori, sopratutto Gino Paglino assessore con Massimo Ferrara e Giacomo Scala e poi anche Sebastiano Bonventre. A dire il vero era stato eletto consigliere comunale e aveva lasciato per andare a fare l’assessore e il vice sindaco al posto di Pasquale Perricone ma poi le cose sono cambiate. All’ultima giunta aveva subito fatto intendere che non sarebbe rimasto molto, sempre senza dirlo apertamente.

 

Ora c’è il PRG e Ferdinando Trapani, che ha fatto i primi incontri con le forze professionali e sociali, ha lasciato e sarà a quanto pare consulente. Ma sul PRG pesa molto la dichiarazione di Bonventre c he ha dichiarato che non consentirà un nuvo sacco della città. Dichiarazione importante e che spiega magari molte cose al di là delle questioni meramente politiche. Certo a vedere Alcamo Marina le dichiarazioni di Bonventre hanno un peso importante, forse più che importante. Poi restano i problemi di tutta la Nazione, la crisi economica, di lavoro, del commercio, delle industrie, dell’artigianto e dei servizi ma anche quello dei precari, tanti ad Alcamo. E molto dipenderà dalle scelte più che nazionali da quelle regionali. Anche il PRG alla fine, anche se redatto dalal giunta e poi approvato dal consiglio, dovrà passare dall’assessorato regionale del territorio e ambiente. Ci si avvia verso una stagione particolarmente impegnativa sia per chi amministra che per chi è amministrato.  Nulla sarà facile anche perchè, appunto, le idee nuove, dei giovani o quasi giovani, i trentenni e quarantenni rimasti fuori dai circuiti produttivi, in un modo o nell’altro spingeranno, anzi già spingono da qualche anno. Se la politica non lo capirà presto e bene dando risposte, e fino ad ora non sembra averlo capito bene e non sembra abbia dato risposte, le cose in un modo o nell’altro prenderanno il sopravvento. Lo insegna la storia.

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