Custonaci, colpo in banca MPS: 4 arresti

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Sarebbero quattro giovani palermitani della zona Brancaccio gli artefici della rapina messa a segno il 5 maggio scorso ai danni del Monte dei Paschi di Siena di Custonaci. Si tratta di Giacomo Bilello, 26 anni Vincenzo D’Alberto, 30 anni, Roberto D’Alberto, 21 anni, Giovanni Freschi, 32 anni. L’operazione di fermo è scattata sabato notte, ma si è conclusa solo ieri sera, quando l’ultimo dei rapinatori, che inizialmente era riuscito ad evitare la cattura, sentendosi ormai braccato, ha deciso di costituirsi direttamente presso la casa circondariale di Palermo. La rapina avvenne nella mattinata del 5 maggio intorno alle ore 10, quando tre individui con accento marcatamente palermitano, dopo aver fatto irruzione nei locali dell’istituto bancario, minacciando uno degli impiegati, riuscirono a farsi consegnare il denaro contante custodito agli sportelli, circa seimila euro, allontanandosi in seguito dal centro abitato a bordo di un’auto guidata da un complice che li attendeva all’esterno. Immediatamente era scattato il piano antirapina predisposto dal Comando Compagnia Carabinieri di Alcamo: la Centrale Operativa, ricevuta la segnalazione del veicolo da ricercare con a bordo i malviventi, aveva attivato dei posti di controllo su tutte le principali vie di fuga del territorio, blindando gli accessi. L’auto, presto intercettata da una pattuglia del Comando Stazione CC di Castellammare del Golfo, lungo la S.S. 187 che da Custonaci conduce verso il Comune, dopo un inseguimento a velocità folle, si era ribaltata e i rapinatori erano riusciti ad abbandonare il mezzo e a fuggire per le campagne circostanti. Ma avevano commesso un errore fatale, forse per la fretta di allontanarsi: a bordo del veicolo avevano dimenticato quattro cellullari e documenti vari che hanno consentito di far risalire a loro. Raccolti questi indizi ed effettuati i riscontri grazie all’analisi dei tabulati del traffico telefonico ed alle immagini acquisite dall’impianto di videosorveglianza della banca, comparate con i proprietari dei telefoni, non erano rimasti in effetti molti dubbi. Il Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Trapani Andrea Norzi, condividendo le risultanze investigative raccolte dai militari dell’Arma e ritenendo fondato il pericolo di fuga ha disposto il fermo di indiziato di delitto a carico dei quattro ordinandone la cattura e la carcerazione. Con un blitz scattato alle prime ore del mattino che ha visto coinvolti una ventina di uomini della Compagnia Carabinieri di Alcamo con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Palermo – Piazza Verdi, sono finiti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il G.I.P. a seguito dell’udienza di convalida, ha applicato la custodia cautelare in carcere.

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