Il filmato estrapolato da una telecamera di videosorveglianza fa veramente paura. Un passante, per questione di un metro circa, se l’è fatta franca e terrorizzato, si vede in altro nelle immagini, si mette a correre a gambe levate. Un’altra persona rimane invece al centro dello slargo, immobile, quasi impietrito nel vedere cosa stava accadendo. Un puro caso che ieri mattina alle 11 non passasse alcun pedone dinanzi alla fatiscente casa disabitata, in via Ventimiglia, a Terrasini, zona particolarmente frequentata anche perché nei pressi si trova l’ufficio postale. Macerie, massi e detriti hanno però seriamente danneggiato tre autovetture parcheggiate sulla strada dove non era presente alcun divieto di sosta provvisorio. Sul posto sono immediatamente giunti vigili del fuoco, carabinieri, polizia e i tecnici del comune. Il sindaco Giosuè maniaci ha immediatamente allertato una ditta specializzata per mettere in sicurezza la zona.
Nessun ferito quindi ma soltanto i danni alle tre autovetture di proprietà di alcuni dipendenti delle Poste. Una di esse è andata quasi distrutta. I terrasinesi che abitano in quella zona hanno sostenuto di aver sentito un primo boato, presumibilmente quello causato dalla caduta del tetto dell’edifico e poi, subito dopo, un altro forte rumore che ha accompagnato lo sbriciolamento della vecchia casa. Nei centri storici delle cittadine sono tante le case abbandonante, fatiscenti e pericolanti. I sindaci firmano ordinanze e intimano ai proprietari di intervenire. Opera di messa in sicurezza che spesso non arrivano perché i proprietari originari di quegli immobili non hanno più eredi o perché non hanno le sostanze economiche per eliminare i rischi. Dovrebbero intervenire i comuni per tutelare la pubblica incolumità. Tali casi restano quindi spesso nel limbo e vanno avanti per decenni. Bene che vada si mettono transenne e puntelli. Poi capitano i crolli come quello di ieri mattina a Terrasini e, soltanto per intercessione del buon Dio, è stata evitata la tragedia.
