Crisi dell’agricoltura, parte da San Cipirello altra tappa della protesta

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Da San Cipirello al bivio di Giacalone. Altra tappa della protesta degli agricoltori per la grave crisi che investe il settore. Trattori e mezzi agricoli in movimento trovano la solidarietà della gente perché l’agricoltura  è il ramo più importante dell’economia siciliana. La classe politica viaggia alla velocità di una lumaca per venire incontro agli operatori agricoli, mentre invece l’ammalato ha bisogno di immediate cure.

C’è stanchezza e delusione per il ritardo nelle agevolazioni sempre più ridotte mentre molti sono costretti a svendere le nostre terre, non avendo tutele da parte di nessun ente. Tutto questo lavoro e questo impegno non  viene mai riconosciuto, e anzi dicono di essere costretti a subire politiche nazionali ed europee che favoriscono l’importazione di prodotti non sani, come il grano canadese pieno di medicinali a scapito dei nostri a km 0.

Il bilancio per il settore agricolo in Sicilia è risultato negativo anche lo scorso anno: alluvioni, siccità, speculazioni delle grandi multinazionali, perdita di interi raccolti, prezzi dei prodotti agricoli che non consento neppure di riprendere le spese.