Crisi dell’agricoltura. Camion e trattori da Salemi ad Alcamo

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Duecentocinquanta tra camion e trattori. Sono partiti alle 11, 30 da Salemi, attraversare Vita, Calatafimi Segesta per poi raggiungere Alcamo passare per viale Italia quindi concentramento in contrada Fegotto nello spiale di un’azienda per la vendita e riparazioni di macchine agricole. Una grande partecipazione con agricoltori e allevatori provenienti da altre province. Non si ferma quindi la protesta degli agricoltori in Sicilia, che già hanno manifestato anche a Marsala. Petrosino e Castelvetrano ma in tutta la Sicilia.  Un lungo corteo quello in corso da stamane lungo la vecchia statale 113 con bervi soste davanti alle cantine che si trovano nella strada che attraversano. Le ripercussioni di questa manifestazione si avranno di conseguenza anche sul tratto di questa statale che va detto oggi è poco trafficata poiché si utilizza l’autostrada.  Le forze dell’ordine pattugliano il corteo. Una manifestazione che quindi attraversa i territori di Salemi, Vita, Calatafimi e Alcamo. La manifestazione dovrebbe comunque concludersi entro e non oltre le 18. Fra i motivi di dissenso dei manifestanti, vi sono “le politiche dell’UE, dell’Italia e della Regione Siciliana che favoriscono la vendita di prodotti non salubri a danno di quelli siciliani; la mancanza di misure concrete a sostegno dell’agricoltura e dell’allevamento, schiacciati da costi di produzione schizzati alle stelle; la svendita dei terreni alle multinazionali dell’energia; l’inserimento di carne sintetica, cibo preparato nei laboratori e di tutti quei prodotti alimentari che, a differenza dei prodotti siciliani, sono nocivi per la salute; lo spopolamento della Sicilia a causa della continua emigrazione di giovani”. Uno sciopero a macchia di leopardo che sta interessando tutti i comuni siciliani poiché l’agricoltura è uno dei settori portanti dell’economia. E in questo senso la provincia di Trapani è una delle aree verdi dove domina la coltura dei vigneti. Agricoltura negli ingranaggi della crisi e gli operatori del settore e organizzazioni di categoria continuano a protestare e chiedere interventi da parte dello Stato e Regione che fino ad oggi non hanno soddisfatto le legittime rivendicazioni degli agricoltori. Tra la solidarietà ai manifestanti anche quella della chiesa