COVID 19, primo alcamese del tutto guarito a Roma. E’ l’allievo vigile del fuoco

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Arriva una bella notizia che rallegra un po’ dopo la tristezza causata dall’aver appreso, tre giorni fa, del primo decesso di un alcamese per coronavirus. Adesso c’è il primo alcamese guarito. Tutti e due i casi, quello amaro e l’altro gioioso, si sono comunque verificati lontano da Alcamo.

Dopo la tragedia di Treviglio (BG) che aveva riguardato il medico di 66 anni, Nino Buttafuoco, arriva invece da Roma la lieta novella: il giovane vigile del fuoco alcamese, risultato positivo ai primi di marzo mentre stava frequentando la scuola delle Capannelle, è completamente guarito. Il trentenne, che da circa una settimana ha lasciato lo “Spallanzani” per andare al presidio militare della Cecchignola, è risultato negativo a due prelievi oro-faringei.  L’alcamese, quando terminerà il periodo di osservazione, potrà rientrare a casa.

Con il trentenne allievo pompiere è guarito anche un altro corsista di Piacenza, mentre un terzo, un ragazzo di Monte Castrillo, in provincia di Terni, sembra bene avviato verso la guarigione. L’allievo vigile del fuoco alcamese, la cui famiglia gestisce un’attività commerciale, al momento del test effettuato a Roma e che lo aveva scoperto positivo, non aveva da tempo avuto contatti sia con i suoi familiari che con la città di Alcamo.

All’inizio del mese, dopo il primo caso positivo, alle scuole centrali antincendi di Roma erano state adottate immediatamente tutte le misure di sicurezza e di sorveglianza stabilite dalla preposta task-force e dai medici infettivologi dell’istituto Spallanzani. In particolare erano stati posti in quarantena, negli stessi locali delle Capannelle, i 45 allievi entrati a stretto contatto con i tre positivi al test, quindi con lo stesso giovane alcamese.

Per altri 129 allievi dell’87° corso, tutti asintomatici e non entrati in stretto contatto con i tre colleghi risultati positivi, l’autorità sanitaria aveva disposto il rientro presso i rispettivi domicili, in regime di sorveglianza sanitaria passiva. Fra questi un altro alcamese che, con la sorella minorenne, è stato poi sottoposto al tampone che ha dato esito negativo.

La “caccia alle streghe” e gli “inutili chiacchiericci” della gente possono adesso andare definitivamente in cantina. Il trentenne alcamese è guarito e nessun componente della sua famiglia ha mai avuto a che fare con il virus.