Tiene la provincia di Trapani, a Paceco unico caso in più. Primo decesso?

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Sono saliti a 28 i positivi in provincia di Trapani. Soltanto un caso in più rispetto al bollettino diramato ieri a mezzogiorno dalle autorità sanitarie. Si tratta della moglie dell’ottantaduenne di Paceco, cittadina in cui adesso il bilancio sale a due. Alcamo rimane a quota sette e resta il comune maggiormente colpito dal coronavirus. Si tratta di persone che lavorano nel mondo della sanità pubblica, ma in settori diversi, anche nella direzione dell’ASP di Trapani. Un infermiere quarantenne che opera nel palermitano e poi il focolaio, composto da sei persone, partito dal funzionario del settore Sanità Pubblica a Trapani e che ha anche raggiunto due suoi familiari.

A Trapani i casi rimangono invece 6 come 5 quelli di Salemi. Nella cittadina belicina però in queste ultime 48 ore è stata notevolmente incrementata l’effettuazione del tampone e, fra l’altro, a causa del rischio contagio, è stata anche chiusa una farmacia. Cinque casi anche a Marsala dove si è registrato il paziente 1 dell’intera provincia, un insegnante di matematica che attualmente si trova ricoverato in terapia intensiva.  Due positivi finora a Mazara del Vallo e uno a Erice.

La giornata di oggi ha purtroppo registrato anche il primo decesso in provincia di Trapani, un settantanovenne di Salemi spirato all’ospedale Vittorio Emanuele II di Castelvetrano. Si attendono comunque gli accertamenti per stabilire se la morte dell’anziano sia stata causata dal Covid 19 o da complicazione non legate al coronavirus.

Il territorio provinciale trapanese sembra tenere e i focolai appaiono circoscritti e monitorati dall’incessante lavoro delle autorità sanitarie e di tutto il personale. Questo però non deve far dormire sonni tranquilli. Resta infatti massima allerta ed è solo una la soluzione per evitare il dilagare del terribile virus. Rimanere a casa quanto più possibile, fare ancora sacrifici e rinunce, nell’interesse di tutti, nell’interesse della Sicilia, nell’interesse della nazione, dei nostri anziani, dei nostri figli.

Chi ancora commette leggerezze o “furberie” non può che definirsi un povero imbecille.