Concorsopoli, Procura chiede 26 rinvii a giudizio. Indagati quasi tutti alcamesi

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La Procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio per le 26 persone indagate nell’ambito dell’inchiesta sulle “assunzioni pilotate” nei vigili del fuoco, in polizia Stato e nella polizia penitenziaria. L’udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 20 marzo. L’indagine, nel 2019, portò alla luce un sistema ben rodato per far vincere i concorsi che, secondo la tesi accusatoria, aveva al centro Giuseppe Pipitone, funzionario dei vigili del fuoco, poi sospeso dal corpo. Il lavoro degli investigatori partì comunque prima e mise nel mirino il concorso per vigili del fuoco effettuato nel 2017.

Nell’abitazione di Pipitone, iscritto addirittura nel maggio del 2018 nel registro degli indagati, i carabinieri trovarono e sequestrarono degli appunti contenenti nomi e cognomi (con a fianco una cifra in euro) di persone che poi avrebbero superato il concorso. Secondo l’accusa proprio grazie alla sponsorizzazione di Giuseppe Pipitone che, per la raccomandazione per ottenere l’agognato posto fisso, avrebbe chiesto agli aspiranti la somma di 3.000 euro ciascuno. Secondo la difesa, sostenuta dall’avvocato Pietro Riggi e che dopo l’arresto del funzionario pubblico portò alla sua definitiva scarcerazione, si trattava invece del costo del corso di preparazione al concorso che si svolgeva in un’area nei pressi della cosiddetta Santa Croce, all’ingresso nord della cittadina, in via Spirito Santo. In quel sito Giuseppe Pipitone, direttore ginnico sportivo e vice dirigente del corpo nazionale dei vigili del fuoco, preparava fisicamente i candidati.

Dalle indagini, infatti, sarebbe emerso che sfruttando anche il fatto di essere stato nominato in una delle sottocommissioni d’esame per le prove psico-motorie, si sarebbe impegnato a “sponsorizzare” alcuni candidati nelle diverse prove concorsuali. Secondo la procura e i carabinieri bastava mettere mano al portafogli. Nell’indagine vennero coinvolti anche due sindacalisti: Alessandro Filippo Lupo della UIL Vigili del Fuoco e Vittorio Costantini, segretario generale del sindacato di Polizia USIP. Oltre che per Pipitone, Lupo e Costantini la richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche Vincenzo Faraci, Francesco e Renda, Roberto di Gaetano, Mauro e Giuseppe Parrino, Antonino e Giovanni Pirrone, Davide Castrogiovanni, Silvia Pisciotta, Giacomo Rizzotto, i veneti Mattia Turin e Andrea Doretto, Alessio La Colla, Francesco Ventura, Maurizio Bommarito, Bernardo Carollo, Gaetana Filippi, Gabriele Lo Iacono, Angelo Campo, Fabio Fogetti, Calogero Sciacca e l’ex sindacalista romano della CGIL Vigili del Fuoco, Andrea Nevi.