Comuni ‘ricicloni’, nel differenziare svetta San Giuseppe Jato. Salgono Partanna e Partinico

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Rispetto al 2017, quando venne avviato il progetto ‘Sicilia Munnizza Free’ è notevolmente salito il numero dei comuni isolani che hanno raggiunto  una produzione di rifiuti indifferenziati minore di 75 chilogrammi per abitante. Nel 2017 erano inoltre soltanto 33 i centri che avevano superato il 65 per cento di differenziata mentre adesso sono quasi la metà di tutti i comuni. Ma c’è ancora molto da fare, soprattutto nelle tre città metropolitane e in particolar modo a Palermo dove la percentuale di differenziazione è davvero misera, 15.76%. Sono questi i passaggi salienti del Dossier Comuni Ricicloni presentato da Legambiente Sicilia una pubblicazione che racconta un’isola che sta, finalmente, cambiando nella gestione virtuosa dei rifiuti. Al primo posto nella regione si conferma la piccola Longi, nel messinese con il 92.81% di differenziata. Nella top ten sia San Giuseppe Jato che la confinante San Cipirello rispettivamente con il 90 e l’87,33 di percentuale.  La cittadina jatina è al primo posto tra quelle con popolazione tra i 5.000 e i 15.000 abitanti seguita da quella sancipirellese. Montelpere, in questo gruppo, è decima con una differenziata che ha raggiunto il 77,41 per cento e una produzione di rifiuti indifferenziata, pro-capite, di 70 chilogrammi nel 2020.

Nello stesso segmento, al quarto e quinto posto, si trovano due comuni del trapanese, Partanna e Paceco, che superano di poco l’80 %. Più si sale nel numero di abitanti e più i comuni trovano difficoltà nel differenziare e nell’effettuare il porta a porta. Nel segmento di popolazione tra 15 e 50mila svetta Ribera con il 73,12 mentre al settimo posto è salita Partinico con il 68,32%. Un risultato davvero importante se si pensa quello che accadeva in territorio partinicese pochi anni fa. Al decimo posto Erice che ha invece raggiunto il 66,41. Dando uno sguardo invece ai comuni siciliani in generale cui ogni abitante produce il minimo di rifiuti indifferenziati, in testa c’è sempre Longi con 19 chilogrammi pro-capire seguita da San Giuseppe Jato con 27 e San Cipirello 34. Pochi i centri che in Sicilia superano i 50.000 abitanti. In questo segmento svetta Mazara del Vallo con il 74,89 mentre Marsala è terzo con circa cinque punti in meno. Legambiente Sicilia ha inoltre assegnato una menzione speciale alla Calcestruzzi Ericina, azienda confiscata alla mafia, per avere salvaguardato l’ambiente in tutte le fasi dei processi aziendali ed avere riavvicinato l’azienda al cuore dei progetti edilizi e nel cuore della gente.