‘Colombaia’, nessuna notizia sul progetto. Torna in campo l’associazione ‘Salviamo’

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Che fine ha fatto la prima trancia del mega finanziamento da 27 milioni di euro, previsto dal PNRR, che dovrebbe far risplendere la Colombaia di Trapani e farla definitivamente uscire dal perenne stato di degrado? Se lo chiede l’associazione ‘Salviamo la Colombaia’ che, con i i suoi duecento soci, combatte da alcuni decenni per salvare uno dei simboli del capoluogo trapanese. “Alla Regione Sicilia vi sono stati rimaneggiamenti attraverso i quali è stata rilevata la scarsa o nessuna a attenzione sulla utilizzazione del PNRR” – lo dice il presidente di ‘salviamo la Colombaia’, Luigi Bruno, riferendosi alla decisione di Schifani di riprendere per sé la delega sulla programmazione.

Il finanziamento di 27 milioni era stato deliberato il 21 novembre scorso per un progetto integrato di restauro, fruizione e valorizzazione dell’immobile costiero Colombaia- Castello di Mare – Torre Peliade. Il piano di riparto ha poi assegnato 2.500.000 di euro da utilizzare nel corso del 2023. “Purtroppo – scrive Bruno in una nota-stampa – non è stata rilevata alcuna notizia sull’iter della pratica. Non intendiamo abbassare l’attenzione perché da ben 21 anni la nostra associazione ha battagliato per fare assumere una precisa presa di posizione, mai arrivata, sul recupero della Colombaia”.

Molte inutili e pompose parole mai un atteggiamento, una decisione, una caparbietà che potessero fare capire il vero interesse di politici e amministratori – sostiene il presidente di ‘Salviamo la Colombaia’. Il silenzio che alita attorno a tale problema lascia un profondo senso di preoccupazione per la ormai documentata mancata capacità/volontà ad operare nell’interesse non solo di un bene di grande valore ma di una cittadinanza che ha sofferto e soffre per un silenzio che dura da troppo tempo. Con grandi difficoltà siamo ancora sulla breccia e non abbiamo intenzione di mollare – ha ribadito Luigi Bruno -. Sarebbe corretto che chi di dovere assumesse e portasse a termine, responsabilmente ed in tempi brevi ed al fine di evitare che le somme destinate cadano in prescrizione, quell’impegno contenuto nel decreto di finanziamento. Ma sarebbe più efficace se i mass-media, i partiti e gli uomini politici sia locali sia regionali, nonché i cittadini, nessuno escluso, – ha concluso il presidente dell’associazione ‘Salviamo la Colombaia’ – dessero voce ed anima alla risoluzione di una legittima quanto annosa richiesta”.