C/mmare, il Museo Temporaneo di Giovanni Bosco

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A cinque anni dalla sua scomparsa l’associazione Outsider Art Giovanni Bosco, presenterà alla cittadinanza il progetto del “Museo Temporaneo di Giovanni Bosco” dedicato al mondo del pittore e alla sua opera. Il primo aprile alle 18 al Castello Arabo Normanno di Castellammare del Golfo sarà allestita una piccola mostra in ricordo dell’artista con opere originali e filmati inediti. Giovanni Bosco nasce a Castellammare del Golfo il 3 marzo 1948. Sul finire degli anni ‘90, dopo una vita tormentata, elegge i vicoli di Castellammare a luoghi d’espressione del suo disagio. La sua espressione grafica rappresenta la vera e unica via di comunicazione col mondo: non un linguaggio verbale ma un incisivo codice visivo. Molti dei soggetti rappresentati nelle sue opere sono la trasposizione grafica delle sue visioni. Per il paese compaiono i personaggi del suo mondo immaginario, creando un percorso preciso e ben ramificato in tutto il centro storico. È dopo la morte dell’artista (1/4/2009) che nasce l’Associazione Outsider Art Giovanni Bosco che è riuscita, tramite altri attori della scena internazionale dell’Art Brut, a dare ulteriore valore all’opera dell’artista che è presente in Sicilia presso il Museo Delle Trame Mediterranee della Fondazione Orestiadi di Gibellina, e in Svizzera nella Collection de l’Art Brut di Losanna (il primo museo d’Art Brut del mondo). Da Marzo del 2011, dopo una mostra personale organizzata dalla Galerie Christian Berst di Parigi, l’opera ha acquisito ulteriore prestigio grazie alle acquisizioni da parte delle collezioni private del The Museum of Everything di Londra e della Collection ABCD di Parigi. Giovanni Bosco è ormai un pezzo di storia dell’Art Brut. Il concetto di Art brut (in italiano, letteralmente, Arte grezza) è stato coniato nel 1945 per indicare le produzioni artistiche realizzate da non professionisti o pensionanti dell’ospedale psichiatrico che operano al di fuori delle norme estetiche convenzionali (autodidatti, psicotici, prigionieri, persone completamente digiune di cultura artistica), per definire un’arte spontanea, senza pretese culturali e senza alcuna riflessione e andrebbe distinta dall’arte popolare, da quella naïf e dai disegni dei bambini. Giovanni ha dipinto per oltre cinque anni sui muri di vecchie case del centro storico di Castellammare del Golfo. I siti d’interesse nella cittadina sono più di venti, per un totale di circa novanta opere. Purtroppo i murales soffrono enormemente il passare del tempo, senza contare gli atti di vandalismo che continuano a degradare ulteriormente quello che oggi viene chiamato il Museo a Cielo Aperto di Giovanni Bosco. L’associazione ha oggi ottenuto la disponibilità, a titolo gratuito, di un locale di circa cento metri quadri al piano terra del Corso Garibaldi, che fungerà da sede, anche se temporanea, dove approfondire la conoscenza dell’opera di Giovanni Bosco, acclamato artista outsider, tanto apprezzato in Italia e all’estero. “Siamo convinti che valorizzare la storia di Giovanni Bosco e la sua Arte sia un nostro dovere di concittadini, per tanti motivi – spiega il presidente dell’associazione Salvatore Bongiorno – perché significa intervenire su problematiche sociali importanti e prevenire l’isolamento di soggetti deboli come lo era Giovanni; perché significa valorizzare Castellammare e il suo territorio; perché sostanzialmente rappresenta un investimento su quel particolare comparto del turismo, che è quello culturale, quello che più secondo noi si addice al nostro territorio”.

 

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