C/mmare del Golfo: Una via per Peppino Impastato

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A trentacinque anni dall’assassinio, una via di Castellammare del Golfo sarà intitolata a Peppino Impastato, ucciso dalla mafia a Cinisi, il 9 Maggio del 1978. La cerimonia di intitolazione della via si terrà sabato prossimo, 11 maggio, alle ore 11, alla presenza delle autorità e degli studenti delle scuole cittadine.  Sarà il prolungamento della transitata via Marsala, strada di collegamento tra il porto e il centro storico, ad essere intitolata all’attivista di Radio Aut, Giuseppe Impastato, noto come Peppino. Le procedure per l’intitolazione della via sono state avviate dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Marzio Bresciani, su proposta del presidio “Piersanti Mattarella” dell’associazione Libera e di “Castello Libero” e, dopo il completamento del necessario iter burocratico, l’amministrazione ha previsto la cerimonia pubblica di intitolazione.  “Si tratta di un gesto che val di là del simbolo di volontà condivisa di combattere la mafia, perché  occorre ribadire in ogni circostanza e con ogni mezzo -afferma il sindaco Marzio Bresciani – che bisogna non abbassare mai la guardia contro la criminalità organizzata e mantenere la memoria, soprattutto per le nuove generazioni. Castellammare ricorda, con segni tangibili, coloro che, come Peppino Impastato, si sono battuti sino al sacrificio della propria vita, per la difesa della legalità e del bene comune”. Peppino Impastato, per aver denunziato dai microfoni della sua radio le attività della mafia, fu assassinato il 9 maggio del 1978. Gli assassini tentarono di farlo credere un attentatore facendolo saltare sui binari della ferrovia. La caparbietà dei suoi compagni, che trovarono in un vicino casolare una pietra con il suo sangue, fece però affiorare la verità. Una storia giudiziaria lunga e intricata, in cui emersero gravi commistioni anche delle istituzioni ai vari livelli, con depistaggi delle indagini da parte dei carabinieri dell’epoca come appurato da successive ricostruzioni documentali. E le novità continuano ancora ad affiorare attorno a Impastato. Recentemente si è scoperto che un anno prima del suo omicidio a casa di Peppino a Cinisi arrivò una lettera firmata ‘un amico’. Un breve testo per avvisare l’ex militante di Democrazia proletaria che qualcuno stava tramando la sua eliminazione: “Stanno studiando qualcosa, ti faranno male”. La missiva è stata trovata alcuni giorni fa dalla nipote di Peppino, Luisa, figlia del fratello Giovanni. Si trovava dietro dentro un cassetto della camera da letto della mamma di Peppino, Felicia Bartolotta. La lettera è datata 14 aprile 1977, circa un anno prima dell’omicidio di Impastato.