C/mmare del Golfo: organizzata cena antiracket

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Una cena a sostegno degli imprenditori vittime del racket che con coraggio hanno denunciato i loro estortori. Appuntamento per domani alle 20,30 presso un noto ristorante di Castellammare del golfo su iniziativa dell’Associazione Antiracket LiberoFuturo e Libera. Un progetto che si inserisce nell’ambito delle iniziative di “Consumo Critico” della Fai, la Federazione Antiracket Italiana, mirate al sostegno degli imprenditori che hanno detto “no” al pizzo denunciando e costituendosi così parte civile. L’amministrazione comunale castellammarese, per le stesse motivazioni che l’hanno spinta a costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario scaturito dalla brillante operazione della Polizia denominata “Crimiso”, sosterrà tutti gli imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare. Auspicando che molti altri imprenditori decidano di opporsi alle prepotenze mafiose, il governo cittadino guidato dal sindaco Nicola Coppola plaude a tutte le iniziative della società civile tese a valorizzare i principi di legalità, il diritto d’impresa e la tutela delle vittime del racket. La “CenAntiracket” è la prima di una serie di iniziative che verranno realizzate all’interno di altri esercizi commerciali al fine di incrementare la presenza solidale dei concittadini e di prevenire quei fenomeni di isolamento che troppo spesso si verificano con grave danno per il singolo imprenditore ma anche per tutte quelle realtà attive nella lotta alle mafie. Chi vorrà partecipare alla cena potrà dare un contributo di 10 euro a persona. Il ricavato sarà utilizzato per affrontare tutte quelle spese necessarie a portare avanti la lotta al racket che possono essere le tutele legali e altre iniziative di sensibilizzazione. Non è una casualità certamente la tappa che l’antimafia fa a Castellammare del Golfo. La cittadina marinara continua infatti ad essere costantemente al centro di numerose inchieste antimafia, l’ultima delle quali proprio l’operazione “Crimiso” che ha portato in carcere in tutto 12 persone, molte delle quali di Castellammare del Golfo appartenenti ad un sodalizio che imponeva il racket e organizzava anche vere e proprie spedizioni punitive contro chi osava ribellarsi alla cosca. In questa inchiesta sono emerse con chiarezza una serie di estorsioni e incendi ai danni di ristoranti e bar, vari imprenditori, persino un dentista ed altre aziende esecutrici dei lavori appaltati dal Comune di Castellammare del Golfo per la riqualificazione urbana e il ripristino dell’antica pavimentazione del centro storico. L’associazione Libero Futuro ritiene di importanza vitale queste iniziative che servono a fare fronte comune e a lanciare anche messaggi inequivocabili alla malavita