Alcamo: avvistato “squalo” in zona Canalotto

0
634

Storia o leggenda, parafrasando un celebre motto, quella attorno all’avvistamento di uno squalo ad Alcamo Marina. Dilemma eterno che ruota su questi avvistamenti veri o bufale. Difficile dire quanto di vero c’è, di sicuro è che in tanti hanno segnalato ieri mattina la presenza di un grande pesce dai denti aguzzi e dalle sembianze di uno squalo. La segnalazione è stata fatta dalla zona Canalotto tanto da essere scattato un vero e proprio allarme con l’intervento dei bagnini presenti in postazione che hanno invitato chi si trovava in acqua in quel momento ad uscire immediatamente fuori o addirittura a salire sulle imbarcazioni degli operatori di soccorso. Ovviamente questo non conferma assolutamente nulla sul reale avvistamento: i bagnini hanno semplicemente adottato delle misure di precauzione al di là poi del reale pericolo o meno. Oltre alle centinaia di presenti la notizia ha fatto presto a diffondersi come un tam tam: molti parlano di vero e proprio pescecane, altri invece sostengono che si è trattato di una semplice verdesca, che altro non sarebbe che un pesca della famiglia degli squali che però è innocuo e quindi non pericoloso per i bagnanti. Certo è che a prescindere dalla veridicità della notizia non sarebbe assolutamente impensabile che ad Alcamo marina possa effettivamente essere comparso un pescecane. Infatti non è la prima volta che vengono fatti questi avvistamenti nella zona. Nel settembre del 2009, nelle acque tra Alcamo e Castellammare del Golfo, venne proprio pescato un piccolo squalo al largo da alcuni pescatori dilettanti che misero la testimonianza sul web, caricando queste immagini che stanno scorrendo. Le sembianze sembrano essere proprio quelle di un pescecane finito al loro amo. Una volta pescato venne subito ributtato in mare. Nell’agosto del 2002 scattò un allarme squali nelle acque di Alcamo marina: un diportista aveva segnalato quattro pescicani, poi a ruota vi furono nei giorni successivi altri avvistamenti comunicati alla Capitaneria di porto di Trapani da tre persone che hanno detto aver visto «un grosso pesce dotato di pinna che nuotava a forte velocità e direzione continuamente variabile». L’ animale è stato notato a circa cento metri dalla spiaggia alcamese. Il sindaco all’epoca ordinò di esporre la bandiera nera – segnale di pericolo per chi fa il bagno – in diversi tratti del litorale. Scettici i pescatori, convinti sempre che in questi casi si è in presenza di grampi grigi, un mammifero appartenente alla famiglia dei delfini e che può apparire a un inesperto simile a uno squalo per la pinna dorsale che sporge dall’ acqua. Nel 1996 sempre ad Alcamo fu avvistato uno squalo lungo 5 metri e questa volta venne certificato dalla stessa Capitaneria. Recentemente nella vicina San Vito Lo Capo, ad aprile scorso, venne catturato uno squalo di oltre 500 chili nel golfo della tonnara del Secco a quasi ottanta metri di profondità. L’animale è finito nelle reti di un pescatore.

Nella foto lo squalo catturato a San Vito