C/mmare del Golfo: Incendio Fraginesi, spenti ultimi focolai

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Questa mattina gli ultimi rombi dei canadair che sfrecciano sopra le montagne di Castellammare del Golfo per spegnere gli ultimi focolai. Ad essere lanciati continui getti d’acque per sopire anche qualche sporadico rogo dopo il devastante incendio che ha avvolto letteralmente quasi tutta l’area montuosa castellammarese. Ed è il secondo sfregio ambientale che la cittadina castellammarese subisce in meno di una settimana. L’ecosistema ambientale, facendo eccezione per la riserva naturale dello Zingaro, è quasi del tutto compromesso. Decine gli ettari di macchia mediterranea e bosco che sono andati in fumo nel devastante rogo i cui primi focolai sono stati avvistati intorno alle 15 di ieri. Immediata è scattata la macchina dei soccorsi ma nonostante ciò in pochissimi minuti, complice il vento di scirocco che ha soffiato a circa 30 chilometri orari, l’incendio si è allargato a macchia d’olio e si è rivelato indomabile. Ad intervenire i vigili del fuoco dei distaccamenti di Alcamo e Castelvetrano e del comando provinciale di Trapani, oltre che diverse squadre dei forestali e della protezione civile, oltre che le associazioni di volontari e le forze dell’ordine. Centinaia di bracca che hanno lavorato instancabilmente per tutta la notte e sino alla mattinata di oggi, prima di avere ragione delle grandissime lingue di fuoco. Essendo stato domato solo da qualche ora l’incendio ancora non si ha la precisa conta dei danni ma a occhio nudo appare chiaro che le conseguenza sono davvero drammatiche. Non solo per l’ecosistema, seriamente danneggiato e che al prossimo inverno farà certamente sentire l’assenza della macchia mediterranea in moltissimi punti ad alta densità abitativa: i rischi di frane alle prime piogge saranno all’ordine del giorno; c’è anche un danno d’immagine: ancora una volta è stato infatti necessario far evacuare decine di villette e anche qualche attività alberghiera. Molti turisti sono rimasti allibiti e impauriti e difficilmente decideranno di tornare da queste parti dopo questa brutta avventura. Da questa mattina sono scattate anche le indagini della polizia giudiziaria: si sta battendo la montagna palmo a palmo alla ricerca di qualche indizio, qualche impronta o reperto che possa far capire meglio l’origine del devastante rogo. Pare che, secondo le prime risultanze investigative, il fuoco sia partito da un solo punto ed esattamente da Fraginesi. Poi mano a mano si è espanso raggiungendo Inici, le contrade Conza e Ciauli sino ad espandersi nei pressi del porto, a Guidaloca, persino sulla statale 187 dove il traffico è stato interrotto per ore, ed ancora alle porte di Scopello. Sarà anche da capire i danni materiali: molti pali dell’alta tensione e telefonici sono andati distrutti, possibile che molte aree abitate siano adesso isolate in attesa degli interventi dei tecnici preposti. La Croce rossa di Alcamo ha garantito l’assistenza sanitaria e l’approvvigionamento di latte, acqua, collirio e cibo per i vigili del fuoco e la forestale durante le operazioni.

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