Classi in quarantena, tantissime fra i più piccoli. Poche alle superiori

0
69

“Scuole Aperte”, “In classe il virus non viene trasmesso”, sono questi due slogan sui quali il governo nazionale ha fatto perno per evitare il ritorno in massa in DAD di classi di ogni ordine e grado. La situazione nella realtà, per molti versi, dà ragione a tali affermazioni ma per altri, soprattutto nella differenziazione fra infanzia, elementari, medie e superiori, è molto diverse. Nelle classi dell’infanzia, fascia di età per la quale non è ancora previsto il vaccino, tranne per chi ha compiuto 5 anni, in tutti i plessi di Alcamo e dell’hinterland si registra un vero e proprio caos. Decine di classi e decine di insegnanti in quarantena, tantissimi bambini contagiati, supplenti quasi introvabili e gestione davvero difficile da parte di segretari scolastici e dirigenti. Situazione certamente migliore alle scuole elementari e ancora meglio alle medie. Insomma più aumenta l’età di alunni e studenti e meno sono i contagi.

Ovviamente il vaccino riesce ad apportare benefici anche tra i più giovani. Tutto diverso, quindi, nelle scuole superiori. Ad Alcamo fra liceo Fazio Allmayer, professionale Danilo Dolci, tecnico Girolamo Caruso, classico Cielo e scientifico Ferro ci sono appena tre classi in quarantena e quindi totalmente in DAD perché, al loro interno, si sono registrate tre positività. In ogni istituto, fra l’altro, i positivi sono stati in media fra 20 e 30, numero che però da qualche giorno ha cominciato a scemare. Molte di più, invece, le classi in DDI e cioè che seguono le lezioni in parte in presenza e in parte da casa. Cifre che, su una popolazione di circa 3.000 studenti, compresi quelli che provengono da altri comuni, non appaiono preoccupanti e confermano gli slogan e la volontà del governo, quella di lasciare le scuole aperte. Qualcosa di diverso, a tutela della salute di tutti, bisognerebbe invece varare per le scuole dell’infanzia e per le primarie dove la mappa del contagio e delle quarantene è ben diversa.