Circhi, niente più stop dall’8 giugno ma complessi ancora fermi. Due bloccati nel trapanese

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Gli ultimi spettacoli li hanno tenuti alla fine del mese di febbraio dopo un primo e infruttuoso timido tentativo di andare avanti con il numero di spettatori contingentato. I circhi hanno quindi chiuso i battenti: carovane e tendoni sono rimasti quindi off-limits, lì dove
dovevano tenere gli spettacoli. Da ben tre mesi e mezzo artisti, titolari e operai non hanno più potuto lavorare. In Sicilia da lunedì scorso i circhi avrebbero potuto riaprire i battenti ma per farlo bisognerà produrre una certificazione, per ciascuno dei componenti della carovana, lunga e costosa. Inoltre i complessi circensi dovranno effettuare le modifiche previste per il distanziamento ed acquistare gel igienizzante per le mani e prodotti per la sanificazione.

Con quali somme dovranno mettersi in regola quando da fine febbraio non hanno alcun incasso? Per questo finora nessuno dei 6 circhi che sono in tournè in Sicilia è riuscito a ripartire. Alcuni riprenderanno gli spettacoli il prossimo week-end, altri una settimana dopo. Ripartire non sarà semplice come non lo è stato il lungo periodo di stop forzato. Importanti e decisivi sono stati gli aiuti della Coldiretti, della Caritas, della Croce Rossa e dei singoli cittadini. Nonostante questo, in alcuni casi, è stato difficile anche acquistare i generi di prima necessità e le derrate alimentari.

I due circhi che da oltre tre mesi stazionano in provincia di Trapani non riusciranno a rimettersi in movimento almeno in tempi brevissimi. Il Meraviglioso Acquatico della famiglia Dell’Aqcua manterrà il suo quartier generale sul lungomare di Mazara del Vallo, in un terreno privato, senza poter riprendere il cammino e gli spettacoli prima del prossimo mese di settembre. I titolari non possono che ringraziare il proprietario dell’area che, dopo l’affitto concordato a febbraio per l’inizio degli spettacoli, ha concesso ai circensi di rimanere sul posto praticamente a costo zero.

Stessa cosa a Castelvetrano dove l’Happy Ciircus delle famiglie Medini e Martini rimarrà nell’area adiacente il centro commerciale Belicittà. Qui l’idea è di ricominciare gli spettacoli proprio nella cittadina castelvetranese per raggranellare le somme necessarie a riprendere l’attività e ad acquistare il gasolio per spostarsi in un’altra piazza. La situazione economica di questo circo è davvero delicata. Sarà un’impresa quasi impossibile reperire i fondi per mettere tutto il personale in regola con le norme anti-covid al fine di ottenere i tesserini rilasciati dall’ASP.

Gli altri 4 circhi presenti in Sicilia riprenderanno in date e metodi ndiversi. Il “Sandra Orfei” ripartirà da Caltanissetta, città che lo ha sostenuto per oltre tre mesi, con spettacoli a numero contingentato dal 18 al 22 giugno. Il “Greca Orfei” della famgilia Mavilla dovrebbe ripartire il week-end successivo da Piazza Armerina (EN) dopo lo stop forzato trascorso a Caltagirone (CT). Punta invece a una permanenza più lunga a Santa Teresa Riva (ME) il circo “M. Orfei” di darix Martini che sta progettando iniziative e collaborazioni con il territorio e con chi si è prodigato a sostenerlo durante il lock-down. Infine sta cercando di rimettersi in moto, con il circo o con lo spettacolo dei burattini, anche l’Acquatico Torres colto a Campobello di  Licata (AG) dal blocco anti coronavirus.