CIE Milo, M5S: “Interessi economici dietro appalti”

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Aveva già annunciato, in seguito alla sua visita al Cie di Milo del 16 novembre, scorso insieme ad alcuni attivisti e al deputato regionale Valentina Palmeri, che avrebbe cercato risposte dai ministeri competenti. Una visita per verificare se vi fossero condizioni di sovraffollamento e parlare con i “detenuti” – come li definisce Santangelo – e i lavoratori, forze di polizia, esercito e personale della cooperativa che gestisce il servizio. In quell’occasione il senatore aveva denunciato che “manca l’acqua calda, le coperte, le lenzuola, i vetri delle finestre e le porte”. Aveva anche parlato di un solo medico ed un solo infermiere e di esseri umani – circa 150 – che “vivono dentro enormi gabbie all’interno delle quali ci sono delle stanze che nel tempo sono state distrutte”. Sotto la lente di ingrandimento era finita anche la cooperativa che fornisce i pasti ed i servizi di mediazione culturale e linguistica che, a causa di una gara al ribasso- dice ancora il senatore -, ritarda nel consegnare i pasti che – tra l’altro – risulterebbero immangiabili. Il budget a disposizione della cooperativa per coprire le spese dei pasti ammonta a meno di nove euro al giorno a persona e questo, per Santangelo, influirebbe sulla loro pessima qualità. Ora il senatore presenta un’interrogazione ai Ministri per l’integrazione e dell’interno ed una richiesta di accesso agli atti al prefetto di Trapani Falco circa le modalità di aggiudicazione della gara alla cooperativa Oasi in cui chiede di sapere se “ritengano che la modalità di aggiudicazione della gara secondo il criterio del prezzo più basso si sia rivelata adeguata alla gestione del CIE di Milo (Trapani) e se intendano verificare, se all’interno della struttura vengano rispettati i livelli essenziali a tutela della dignità e del rispetto della persona, nonché le gravi e sistematiche violazioni degli adempimenti da parte della cooperativa Oasi”. Il senatore, in una nota stampa, riferisce di essere venuto a conoscenza che il Prefetto il 5 novembre scorso, durante una conferenza stampa ha reso noto che due sono le società in gara per l’affidamento del servizio al CIE per sostituire l’Oasi: la cooperativa Glicine e la Dimensione Uomo 2000. Quest’ultima gestisce anche il servizio scuolabus a Marsala e, “secondo fonti giornalistiche mai smentite- dice Santangelo – risulta collegata a Norino Fratello ex deputato dell’Ars oggi riabilitato dopo aver scontato una condanna patteggiata per concorso esterno in associazione mafiosa e turbativa d’asta”. “Tra l’altro- ricorda il senatore del M5S – simili problemi si sono già avuti con la cooperativa Oasi più volte oggetto di accertamenti giudiziari ed il cui presidente, l’avvocato Siracusano Emanuele Midolo, è risultato condannato a quattro mesi per falso in atto pubblico”.

“Pare, quindi, che dietro gli appalti di gestione dei servizi ai CIE, poiché il problema non riguarda solo quello di Milo – Trapani- si nascondano interessi economici rilevanti che di fatto impediscono o, a voler pensare bene, ritardano la risoluzione del problema della detenzione spesso ingiusta di uomini dentro queste gabbie”. In attesa delle risposte dei Ministri e del Prefetto di Trapani Santangelo si augura, intanto, che quest’ultimo, nelle more dell’aggiudicazione della gara ad una nuova cooperativa, prenda opportuni ed urgenti provvedimenti per migliorare le indegne condizioni del Centro, annunciando che non si fermerà “finché non verrà fatta piena luce sui contorni oscuri di tutta questa complessa problematica”.