Centro d’ascolto ad Alcamo. Caritas ‘certifica’ netto aumento delle nuove povertà

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La base operativa si trova in un salone attiguo alla chiesa del Soccorso, nella via don Rizzo n. 7 di Alcamo. Il locale è di proprietà della chiesa Madre. Qui funziona dal 2012 il Centro d‘ascolto, che accoglie persone in difficoltà, per indirizzarle e aiutarle per cercare di risolvere in particolare problemi di natura economica. E non solo, Infatti al Centro si rivolgono  indigenti impossibilitati a pagare gas e luce. Il responsabile è Emilio Stellino, dirigente comunale in pensione, coadiuvato da altri due pensionati che dedicano il tempo libero alla solidarietà: Tommaso Sucameli, ex comandante del locale distaccamento dei vigili del fuoco e Paolo Gambareri, ex impiegato postale. La squadra della solidarietà, che opera in regime di volontariato, è composta anche da Dora Vilardi, Franca Faraci e Lia Di Giorgi.

Gli incontri ogni giovedì dalle 10 alle 12. “Allo stato attuale – dice Emilio Stellino, assistiamo un centinaio di persone. Gli iscritti sono 210.  Prima di fornire assistenza vengono raccolte informazioni sulla persona per verificare se ha diritto agli aiuti. Il trend è in aumento per gli stranieri. Un calo del 20 per cento invece per gli alcamesi grazie al reddito di cittadinanza. Il Centro opera in stretto contato con le parrocchie in particolare con la Caritas che fa riferimento alla chiesa Madre”, supportato dall’arciprete don Aldo Giordano.

Il Centro d’ascolto fornisce aiuto, non solo economico, ma anche di tipo sanitario, psicologico, a coloro che hanno problemi di droga, e per ottenere il permesso di soggiorno, sbrigando pratiche e indirizzandoli nelle sedi competenti. Da dieci anni è un importante punto di riferimento e di collegamento così come lo sono le parrocchie per la distribuzione di generi alimentari in collaborazione con il locale comitato della Croce rossa. Ogni 15 giorni ed a turno le parrocchie distribuiscono generi alimentari.

“Sono in aumento le richieste” dice Pietro Vilardi- presidente della San Vincenzo che fa riferimento alla chiesa Madre e responsabile degli aiuti caritatevoli in collaborazione con tutte le parrocchie. Poi Vilardi aggiunge: “Stimiamo che oggi siano oltre tre mila le persone che si rivolgono alle parrocchie dove vanno a ritirare generi alimentari. Registriamo costanti aumenti e siamo preoccupati per le nuove povertà. Un 80 per cento di richieste arrivano da extracomunitari ma da un po’ di tempo si rivolgono a noi pensionati alcamesi. Con 500-600 euro di pensione al mese non possono più far fronte a determinate spese e molti rinunciano ai farmaci non potendo pagare il ticket. Il cuore degli alcamesi è grande ma con la crisi attuale aumentano le nuove povertà”.