Cause naturali, stop alle suggestioni sulla morte dell’alcamese Armando Palmeri

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Armando Palmeri, l’ex pentito di mafia che, negli ultimi tempi, era stato nuovamente interrogato su alcuni misteri d’Italia (strage della casermetta di Alcamo Marina, riunioni dei servizi deviati e strage di Firenze), è morto per cause naturali. Negativo l’esame tossicologico svolto nel corso dell’autopsia sul cadavere del 62enne alcamese. Palmeri è morto il 17 marzo scorso, nella sua abitazione di contrada Bosco Falconeria appena 15 giorni dopo il suo rientro in Sicilia. In casa, con lui, c’era un amico di vecchia data che lo accompagnava quasi dappertutto. Di certo una morte naturale arrivata quasi ad orologeria, e proprio questo aveva dato adito a suggestioni e complotti, esattamente un paio di giorni prima che lo stesso Palmeri, da giovane autista e uomo di fiducia del boss Vincenzo Milazzo, avrebbe dovuto avere con Baldassare Lauria, ex senatore ed ex chirurgo, dinanzi agli inquirenti della procura di Caltanissetta. Il 62enne aveva infatti raccontato in più occasioni che il noto professionista, assieme a un altro ex senator, Ludovico Corrao, e all’imprenditore edile De Simone, quest’ultimi entrambi deceduti, avrebbero partecipato ad alcuni incontri fra esponenti della mafia e i servizi segreti deviati. Lauria finì quindi nel registro degli indagati ma quel faccia a faccia con Palmeri non si tenne più per la morte dell’ex collaboratore di giustizia. Morte naturale quindi e nessuna traccia di veleni o sostanze tossiche che avrebbero potuto causare un infarto e quindi la morte di Palmeri. Le operazioni autoptiche al policlinico di Palermo vennero seguite anche dal medico legale Manfredi Rubino, consulente di parte nominato dai figli di Armando Palmeri che non vivono in Sicilia. Un paio di settimane dopo la morte dell’ex pentito alcamese di mafia, uomini del ROS e della DIA perquisirono le abitazioni dei figli e della compagna del 62enne alla ricerca di quel memoriale che potrebbe contenere anche segreti pesantissimi, pure il coinvolgimento di noti personaggi, oggi simbolo di legalità e antimafia. Parti di quel memoriale sono state pubblicate nel libro-intervista redatto da Stefano Santoro, videomaker che vive negli Stati Uniti ed ex cameramen di Alpa 1, e intitolato ‘Solo un uomo…solo’, testo ancora acquistabile su Amazon.